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Cronaca

Infarto dopo 12 ore in sala operatoria: muore Raffaele Sebastiani, fu chirurgo a 'Casa Sollievo'

Il professionista, 60 anni, lavorava nel reparto di Chirurgia generale del Policlinico di Bari. Lascia la moglie e due figli. I sindacati chiedono di conoscere i turni coperti dal chirurgo

L'infarto lo ha colto mentre era a casa, mentre si godeva il meritato riposo dopo un'intensa giornata di lavoro. Aveva infatti passato molte ore in corsia e forse proprio il forte stress potrebbe aver causato il problema cardiaco che ha portato via a 60 anni Raffaele Sebastiani, medico attivo nel reparto di Chirurgia generale del Policlinico di Bari e, precedentemente, di Casa Sollievo della Sofferenza.

I sindacati chiedono di conoscere i turni che il chirurgo aveva coperto nelle ore precedenti alla morte. Secondo quanto riporta Today.it, Sebastiani aveva lavorato dalle 8 alle 14, poi aveva staccato, ma era tornato reperibile per il turno di notte. E così era tornato in ospedale e aveva trascorso altre 12 ore in sala operatoria. 

Sebastiani era un professionista esperto, arrivato nell'ospedale barese dopo una lunga gavetta - sempre con il bisturi in mano - in tanti presidi sanitari pugliesi e non: da assistente chirurgo aveva ricoperto incarichi negli ospedali di Barletta, Francavilla Fontana, Putignano e alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, oltre ad aver ricoperto il ruolo di ufficiale medico di Complemento all'ospedale militare di Caserta.

Il ricordo dei colleghi

Una grande competenza e un bagaglio d'esperienza che aveva messo a servizio degli altri non solo nei turni di lavoro, ma anche da docente: Sebastiani aveva insegnato Urologia alla scuola Incaricato di insegnamento di Urologia dal 1993 al 1996.

Un "valente professionista, saggio consigliere, raffinato umorista", come lo ricorda l'attuale direttore del reparto di Chirurgia generale del Policlinico, Leonardo Vincenti, che con Sebastiani ha vissuto tanti momenti fianco a fianco in corsia.

"Mi hai insegnato che la cattiveria delle persone non può essere un buon motivo per farci cambiare il nostro modo di essere - il messaggio affidato ai social - Ti ho perdonato tante cose, ma questo non me lo dovevi fare: non dovevi andartene così, senza chiedermi il permesso!".

Una presenza "costante e discreta", come lo ricorda il direttore della Unità Operativa Complessa di Urologia 1 e Trapianto di Rene del Policlinico, Michele Battaglia, "sempre informato di tutto e, sempre con competenza e rispetto dei ruoli, sapeva suggerire la giusta soluzione ad ogni problema". 

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