Si continua a morire allo stesso incrocio. Don Dino D'Aloia: "Fermate il bagno di sangue"
Il portavoce del comitato per la sicurezza stradale dell’Alto Tavoliere alza la voce e striglia il presidente della Provincia di Foggia: "Dov'è la rotatoria?"
Don Dino d'Aloia, portavoce del comitato per la sicurezza stradale dell’Alto Tavoliere, torna a farsi sentire dopo l'ennesimo incidente stradale all'incrocio costituito dall'intersezione tra la Sp 32 e la Sp 142 tra San Paolo di Civitate e San Severo, che ieri è costato la vita ad un uomo e il ferimento di un'altra persone
"Lungi da noi voler indagare sulla dinamica e sulle cause dell'incidente di ieri perché questo spetta alle autorità. Noi esprimiamo al riguardo solo parole di dolore per il giovane deceduto e di speranza e buon auspicio per il giovane ricoverato. Tuttavia, è del tutto evidente che venendo la macchina da San Severo e le moto da San Paolo, le cose sarebbero andate molto diversamente se ci fosse stata la famosa rotatoria che da mesi noi tutti stiamo auspicando. La rotatoria infatti obbliga anche i più spericolati a rallentare e protegge gli automobilisti e ciclomotoristi prudenti dalle loro traversate o virate arrischiate".
Don Dino ricorda la manifestazione con i sindaci organizzata dal comitato del 4 agosto 2021 e il comunicato del 26 dello stesso mese con il quale il presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta, si impegnava a fare un intervento immediato di ripristino della segnaletica orizzontale e verticale che era andata completamente rovinata nei decenni precedenti e a realizzare una "rotatoria o altra soluzione tecnica ritenuta opportuna".
Secondo quanto riferisce Don Dino, "la Provincia riferiva alla consigliera Fernanda Vocino che ad inizio primavera 2022 sarebbe stato realizzato il rifacimento della san Paolo-San Severo. In autunno scorso "per tenere contento il comitato" la Provincia provvedeva a rifare le linee orizzontali sulla stessa strada e a spianare il bordo strada in alcuni punti della San Paolo-Torremaggiore, lavori che lasciano il tempo che trovano perché non risolvono assolutamente il problema della permanenza dell'acqua piovana sul manto stradale dopo le piogge consistenti, problema che costituisce un grave pericolo per la circolazione e la sicurezza stradale. Intanto ad oggi 14 maggio l'inizio dei lavori di rifacimento della strada non si vede proprio!"
E ancora, ribadisce il presidente del comitato, "in quello stesso comunicato, riferendosi a noi, il presidente Gatta ci accusava di fare sterili polemiche. Sappia invece che noi avremmo cose migliori da fare nella nostra vita che stare a spendere tempo gratuitamente a segnalare quello che i politici e i tecnici dovrebbero fare e certe volte non fanno, malgrado vengano adeguatamente pagati con i soldi di tutti. Noi comitato in questa lotta vorremmo vicini i nostri sindaci. Ci dicano coloro che sono intervenuti all'incontro pubblico in che modo hanno concretamente contribuito alla nostra causa perché noi non ne abbiamo quasi alcuna notizia. Scendano in campo fattivamente con noi perché ora il tempo delle promesse è finito. Sbrigatevi! Fermate questo bagno di sangue su quella ed altre strade!"