rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Incidenti stradali

Via Sant’Alfonso 'zona30', raccolte più di 100 firme: "Il silenzio delle istituzioni fa male"

L'Adoc Foggia, subito dopo l’ultimo incidente mortale, aveva chiesto un confronto urgente col commissario straordinario Marilisa Magno per lanciare una serie di proposte operative

Sono oltre 100 le firme raccolte dal comitato spontaneo di cittadini costituito a Foggia dopo l'incidente mortale in via Sant'Alfonso Maria de' Liguori, costato la vita al 65enne Alfredo Di Marco, investito e ucciso il 12 giugno scorso. A renderlo noto è il presidente dell'Adoc Enzo Pizzolo. La petizione è stata formalmente trasmessa al prefetto, al commissario straordinario e a tutte le istituzioni cittadine.

L'ultimo tragico incidente "ha rappresentato uno spartiacque - afferma Pizzolo - siamo tutti consapevoli che così non si può più continuare". Quella strada, secondo l'associazione dei consumatori Uil, è diventata un circuito di Fomula1: "Come abbiamo ribadito già in quell’occasione, rimarchiamo che l’area in questione, oltre ad essere caratterizzata da una pessima condizione di tutti i dispositivi di sicurezza installati negli anni, sembra essere diventata un pezzo di 'Le Mans': auto e mezzi di lavoro che sfrecciano incuranti mettendo a rischio la vita di pedoni e residenti. Già circa 6 anni fa, su questa stessa strada, perse la vita una donna. Non si può continuare così, è arrivato il momento di fermare la strage e mettere tutta l’area in sicurezza”.

L'associazione dei consumatori, subito dopo l’incidente mortale, aveva chiesto un confronto urgente col commissario Marilisa Magno per lanciare una serie di proposte operative a partire dall’attivazione di una zona 30, vale a dire un'area dove il limite massimo sia di 30 chilometri orari. Ma finora non ha ricevuto udienza. E oggi l'Adoc Foggia è costretta a constatare come le istituzioni continuino a latitare.

“La nota dolente di questa vicenda è il silenzio assordante delle istituzioni. È un silenzio che fa male perché, di fronte alla mole di persone che hanno perso la vita e di incidenti verificatisi su quella strada, ci dovrebbe essere una presa collettiva di coscienza e di responsabilità e così non è - afferma Enzo Pizzolo - Noi continuiamo a ribadire che c’è bisogno di soluzioni concrete e immediate: via Sant’Alfonso de' Liguori deve essere trasformata in una 'zona 30' per limitare al massimo consentito la velocità veicolare, prevedendo anche l’installazione di nuovi dossi, semafori ed eventuali telecamere. Continueremo a supportare i cittadini in questo percorso - conclude il presidente dell'Adoc Foggia - nella speranza che questo nuovo appello non cada nel vuoto”. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Via Sant’Alfonso 'zona30', raccolte più di 100 firme: "Il silenzio delle istituzioni fa male"

FoggiaToday è in caricamento