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Incidenti stradali

Fuggì dopo l'incidente in cui morì la piccola Concetta: preso il pirata della strada

Si tratta di un bracciante agricolo stagionale di 31 anni, proveniente dalla Guinea Bissau. E' stato rintracciato dai carabinieri in un casolare tra Foggia e San Severo e ai militari ha ammesso le sue responsabilità

Ha 31 anni e viene dalla Guinea Bissau. Per i carabinieri della Compagnia di Foggia è Saliu Mama Cande il pirata dalla strada che, la scorsa domenica, era alla guida della Ford Escort con targa bulgara che si è scontrata con un Suv Toyota lungo la Statale 17, la strada che collega Arpinova alla Statale 89. L’impatto fu violentissimo e provocò la morte della piccola Concetta Helena Rinaldi, foggiana di appena 11 anni.

Cande è stato rintracciato dai carabinieri in un casolare abbandonato nel popolato ghetto di braccianti che si estende nelle campagne tra Foggia e San Severo. Nei suoi confronti è stato eseguito un fermo di indiziato di delitto per omicidio colposo ed omissione di soccorso. Secondo quanto ricostruito dai militari, infatti, erano le 5.30 del mattino quando le due auto si sono ‘toccate’ lateralmente, verosimilmente ad alta velocità.

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Il 31enne stava raggiungendo i campi del Foggiano dove è impiegato come bracciante stagionale, mentre il conducente del suv, titolare di un noto agriturismo della zona, aveva da poco terminato un ricevimento e stava rientrando a casa, in compagnia della figlia. Nell’impatto, entrambi hanno perso il controllo del mezzo: la Ford è uscita fuori strada, mentre la Toyota si è ribaltata più volte su sé stessa. Per la piccola Concetta Helena non c’è stato nulla da fare: troppo grave il trauma per schiacciamento.

Non ha mai perso conoscenza, invece, il padre, un uomo di 51 anni, che ai carabinieri ha riferito di un gruppo di persone, tutte di nazionalità africana, che dopo l’incidente si sono avvicinati all’auto ma, vista la gravità della situazione, sono fuggiti a piedi, lasciando il mezzo sul ciglio della strada. I carabinieri sono risaliti a Cande grazie al permesso di soggiorno di un bracciante agricolo senegalese trovato nell’auto. Con quel documento, i militari hanno battuto tutti i campi della zona fino a risalire al 31enne che aveva con sé uno zaino con tutti i suoi effetti personali ed era pronto a lasciare l’Italia.

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Raggiunto dai carabinieri, l’uomo ha ammesso le sue responsabilità, ma ha dichiarato di non essere a conoscenza della morte della bambina. Saliu Mama Cande è ora agli arresti domiciliari, accolto da un suo ex datore di lavoro che gli ha offerto il proprio domicilio. Ulteriori accertamenti sono in corso sulla macchina, di immatricolazione estera e che, apparentemente, non sembra essere oggetto di furto. Il suo conducente non ha il documento di guida, l’auto è priva di assicurazione.

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