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Cronaca Camporeale / Via Castelluccio

Incendio via Castelluccio: ecco le prime analisi dell’Arpa, ma comitato civico fa da sé

Nel frattempo un comitato civico, critico nei confronti del lavoro che gli enti stanno svolgendo, si è organizzato per raccogliere fondi finalizzati ad effettuare analisi parallele in totale autonomia.

A distanza di oltre un mese dal pauroso incendio di via Castelluccio, giungono i primi risultati delle analisi condotte dall'Arpa sulla qualità dell'aria e rispetto all'eventuale contaminazione dei terreni circostanti. E parrebbero tutt'altro che rassicuranti (oltre che parziali). Anzitutto c'è da dire che le date riportate (25 e 26 maggio mentre l'incendio è scoppiato 24 ore prima, il 24 maggio) evidenziano un ritardo nel lavoro svolto. Quanto influente sull'esito delle analisi non ci è dato sapere non essendo tecnici esperti. Ma, d'altronde, che ci sia stato un mancato coordinamento iniziale tra istituzioni in grado di rendere tempestive le azioni di intervento è circostanza ammessa dallo stesso Roberto Giua, direttore responsabile del centro Aria dell'Arpa Puglia, in una trasmissione televisiva. 

Ad ogni modo, riportiamo quanto scritto: "Per quanto riguarda la matrice aria, i risultati del campionamento fatto in data 26/05/2017, verso sud a distanza di 20 km, hanno mostrato una concentrazione di benzo(a)pirene inferiore al valore stabilito dal D.lgs. 155/2010 come media annuale, pari a 1 ng/m3; per quanto riguarda la concentrazione di diossine, per la quale non è presente nella normativa italiana un limite, il valore rilevato è risultato superiore sia al valore di 0,1 pg/m3 - indicato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità come rilevabile in ambiente urbano- che a quello di 0,3 pg/m3, oltre il quale si evidenzia una indicazione di sorgenti di emissione di diossine, che vanno identificate e controllate. I valori di diossine e benzo(a)pirene del rapporto di prova relativo al campionamento in data 25/05/2017 a circa 50-100 metri dall'incendio sono risultati molto più elevati e di molto superiori ai valori di riferimento sopra indicati, certamente connessi alla stretta vicinanza del sito di campionamento al luogo dell'incendio".

Dati, come si evince, che denotano una certa criticità ma restano parziali, non riportando nè le cifre esatte dei valori (di quanto la diossina sprigionata è superiore ai parametri indicati come limite?) nè il luogo di rilevamento. Solo la data (tardiva rispetto all'incendio). Così come non ci sono note se ed eventualmente quali interventi si dovranno mettere in campo.

Per ciò che concerne i terreni, invece, bisognerà attendere ulteriori risultanze (le prime non sarebbero particolarmente impattanti, anche se mancherebbero di un metro di misura tale da renderne chiara la portata) dal momento che quelle inviate agli organi preposti in questa prima fase riguardano pochissimi campionamenti, in misura non rappresentativa della estesa porzione di terreno interessata dal rogo durato tre giorni.  Nel frattempo un comitato civico, critico nei confronti del lavoro che gli enti stanno svolgendo, si è organizzato per raccogliere fondi finalizzati ad effettuare analisi parallele in totale autonomia.

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