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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Vico del Gargano

La Regione non chiede lo Stato di Emergenza, beffata azienda colpita dall'incendio: salta il contributo per danni

Doccia fredda per 'L'oleificio del Gargano' di Antonio Fiorentino, colpita e danneggiata da un incendio il 13 luglio 2021

Doccia fredda per 'L'oleificio del Gargano' di Vico. Il 10 ottobre scorso, al titolare Antonio Fiorentino, la sezione Protezione Civile della Regione Puglia ha risposto che non potrà soddisfare la richiesta di rimborso danni inoltrata il 15 marzo 2022 dall'azienda situata in contrada Mannarelle sulla Sp 51, gravemente interessata dal devastante incendio del 13 luglio 2021 (guarda qui).

Il dirigente Antonio Lopane - "pur partecipando al disagio determinatosi" - ha chiarito i motivi: siccome l’eventuale riconoscimento di contributo per danni subiti dal patrimonio privato trova attivazione solo in caso di dichiarazione di stato di emergenza deliberato ai sensi dell’art. 24 del decreto Legislativo n.1/2018 e siccome la Regione Puglia non ha avviato procedure di richiesta di riconoscimento di stato di emergenza di cui all’art. 24 del citato decreto Legislativo per l’evento 13/07/2021, "la scrivente Sezione non ha la titolarità a soddisfare i danni lamentati", scrive. 

Evidentemente non sono servite le rassicurazioni del vicepresidente Raffaele Piemontese, che il 14 luglio 2021, durante un sopralluogo presso l'oleificio di Fiorentino, aveva dichiarato che la Regione Puglia avrebbe fatto la propria parte per aiutare coloro che avevano subito i danni; meno che mai quelle che in più di una occasione, informalmente, avrebbero ricevuto i titolari dell'oleificio, ai quali era stato riferito anche di uno stanziamento di circa 92mila euro fatto a dicembre da parte della Regione.  Ad ogni buon conto, le rassicurazioni alle aziende non hanno trovato riscontro nei fatti: "Eppure fino a un mese fa ci era stato detto che le pratiche erano tutte in ordine" spiegano i titolari dell'azienda.

Il rogo aveva provocato la distruzione di 800 cassoni per le olive, di un autocarro agricolo, delle attrezzature, del prospetto principale dell’immobile in cui viene esercitata l’attività e del piazzale antistante. Aveva subito danni anche la pavimentazione esterna al cemento. Completamente bruciati risultarono gli impianti di videosorveglianza e videocitofonico e il prospetto principale dell’oleificio.

Nella perizia fatta il 27 luglio dal geometra Nicola Apruzzese - poi inviata in Regione e al Comune di Vico del Gargano - si legge che "a seguito dell’incendio, per far fronte all’inizio dell’attività olearia, sono state acquistati parte dei cassoni delle olive andati bruciati (460) e sono stati ripristinati il prospetto principale e gli impianti videocitofonico e di videosorveglianza. La restante quota delle spese non è stata affrontata da Antonio Fiorentino per mancanza di disponibilità economica".

L'azienda ha subito danni per 76mila euro e rispetto alle conseguenze del rogo, ha sostenuto 27mila euro di spese. 

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