Incendio devastante in un ex opificio. Colia: "Procura assicuri alla giustizia i criminali"
Il sindaco di Stornarella Massimo Colia: "“L'area fu sottoposta a sequestro dal Cta (ex Noe) e furono avviate le indagini dalla Procura della Repubblica di Foggia” spiega Colia"
“Ci auguriamo che la Procura possa assicurare alla giustizia i criminali responsabili di questi gravissimi reati ambientali”. Così il sindaco di Stornarella, Massimo Colia, commenta il devastante incendio divampato ieri 23 luglio in un ex opificio abbandonato in agro di Cerignola, in cui, nel gennaio 2021, erano stati ritrovati ingenti quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi. Dalle 15.30 alle 22, i comuni di Stornara e di Cerignola, hanno coordinato le operazioni di intervento insieme ai vigili del fuoco e ai carabinieri. “L'area fu sottoposta a sequestro dal Cta (ex Noe) e furono avviate le indagini dalla Procura della Repubblica di Foggia” spiega Colia.
Come evidenziato ieri su queste colonne, si tratta del luogo in cui era sorta una discarica a cielo aperto che le Guardia Ambientali Civilis di Giuseppe Marasco avevano scoperto lo scorso mese di febbraio. Gli ispettori ambientali, in quella occasione, attraverso le immagini mostrate da Foggiatoday, avevano già lanciato l’allarme per il pericolo di incendio che avrebbe potuto contaminare le campagne circostanti. "E' una bomba ecologica pronta a scoppiare".
Si era occupato del caso anche il deputato M5S Giorgio Lovecchio: “Se dovesse scoppiare un incendio, il percolato e la diossina potrebbero irrimediabilmente inquinare le falde acquifere, che si utilizzano per irrigare gli ortaggi che finiscono sulle nostre tavole”, aveva affermato annunciando un’interrogazione parlamentare.
Era intervenuto anche il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, anticipando che si sarebbe rivolto alla Prefettura per chiedere un intervento straordinario. Ora le fiamme hanno avvolto l’incredibile cumulo di rifiuti, sprigionando un fumo denso.