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La mano di un "balordo e vigliacco" dietro l'incendio del chiosco. Miglio lancia 'Io resto legale': "Aiutiamo così i gestori"

L'incendio del chiosco della villa comunale gestito da Valentina, Francesco e Nazario. Duro intervento del sindaco Francesco Miglio, che lancia l'iniziativa per aiutarli: "Restiamo in villa e lasciamo il resto"

Valentina, Francesco e Nazario non verranno lasciati soli. La San Severo perbene, quella che riconosce ai gestori del chiosco della villa comunale l'impegno messo al servizio della comunità, per la sua rinascita, con tanti sacrifici, lo riconoscerà con l'iniziativa 'Io resto legale' lanciata dal sindaco a poche ore dal gravissimo atto intimidatorio che ha scosso la città dell'Alto Tavoliere. "Resto perché se mi volevi allontanare io resto qui e invito altri a venire. Resto perché nell'ottica di dare un aiuto materiale il resto della consumazione lo lasciamo, non lo ritiriamo" 

"Il loro chiosco ha preso fuoco per mano di un balordo, vigliacco, di un uomo che non può essere definito tale perché evidentemente non ha il coraggio di presentarsi e di confrontarsi con gli altri, ma ha l'animo di chi vigliaccamente consuma dispetti a danno di chi cerca di fare qualcosa di positivo per la nostra città" ha detto il primo cittadino Francesco Miglio sul luogo dell'accaduto, alla presenza dei tre ragazzi.

Sui motivi del folle gesto, il sindaco sostiene che potrebbero essere molteplici: "Qualcuno ipotizza che ha fastidio che la villa comunale ritorni al lustro che aveva un tempo" oppure, aggiunge, "c'è chi vuole lanciare probabilmente un messaggio anche perché nei prossimi mesi questa area sarà oggetto di cantierizzazione e interventi della rigenerazione urbana".

Se il fine, ha puntualizzato Miglio, "era quello di rendere deserto questo spazio per far proliferare attività illecite e rendere la villa terra di nessuno, la risposta deve essere chiara da stasera e per tutto il periodo che precederà i lavori".

Ergo, ha aggiunto il sindaco di San Severo, "noi saremo qui, noi popoliamo ancora di più, nel momento in cui loro farà un'attività intimidario l'effetto è il contrario di quello che auspicano. C'è bisogno della collaborazione di tutta la cittadinanza, siate portatori di questo messaggio, rendiamo vano il tentativo di intimidire e desertificare le zone di questa città. Dobbiamo dare una mano a questi ragazzi, vicini anche materialmente a questi concittadini".

Francesco Miglio ha concluso: "A una minoranza sparuta che li vuole fermare c'è una stragrande maggioranza che dice andiamo avanti e non abbiamo paura di nessuno"

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