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Cronaca

Il 2020 a ritmi serrati dei vigili del fuoco: 25 interventi al giorno, tra emergenza Covid e incendi. "Nervo scoperto resta il Gargano"

Il punto del comandante Luigi Diaferio. Quasi 9mila interventi nell'anno ormai concluso e importanti obiettivi per il 2021: "Necessaria l'attivazione di un distaccamento a San Giovanni Rotondo e uno volontario su Vieste"

Circa 25 interventi al giorno, 9000 in totale quelli effettuati nel corso dell’anno appena concluso. E’ stato un 2020 a ritmi serrati quello del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Foggia. E’ quanto raccontano i numeri che, più di altro, fotografano l’attività svolta nel corso dell’anno.

Il territorio più impegnativo è stato quello afferente al Comando di Foggia: 3885 gli interventi effettuati in questo anno bisestile. “Predominano gli interventi per incendi ed esplosioni (1563) e gli interventi per soccorso a persona”, puntualizza il comandante, l’ing. Luigi Diaferio. Quest’ultima voce è cresciuta (480) con l’emergenza sanitaria: “Sono incrementati molto gli interventi a supporto dell’attività del 118 e degli operatori sanitari in generale, con i vigili del fuoco in supporto nelle situazioni più critiche”.

“Nella macro-area incendi ed esplosioni - puntualizza l’ing. Francesco Tucci, che ha curato l’elaborazione dei dati - rientrano anche le voci relative agli incendi ed esplosioni ad attività commerciali e bancomat”, tutti episodi che hanno segnato in negativo questo 2020. Seguono, per frequenza di interventi i territori di competenza dei distaccamenti di San Severo (1336) e Cerignola (1193), sempre con netta predominanza delle criticità legate agli incendi ed esplosioni (rispettivamente 709 e 662 casi). Importanti anche i numeri relativi agli interventi per incidenti stradali (oltre un centinaio solo a Foggia) e quelli legati agli incendi auto (oltre 400).

Dati interventi 2020-2

Il picco di interventi, per quanto riguarda gli incendi, coincide con l’estate, quando gli uomini del 115 sono impegnati sul fronte degli incendi boschivi e altre tipologie di roghi (campi di grano, bighe di paglia, canneti…). “E’ una piaga del Foggiano, seconda provincia d’Italia per estensione territoriale”, puntualizza Diaferio. La complessa orografia del territorio rende, poi, ogni intervento più complesso. “Le unità destinate all’attività Abi – anti incendio boschivo, seppure potenziate dalla campagna regionale dedicata, non sono ancora sufficienti a coprire l’intero territorio e soprattutto il Gargano. Tutto questo ci costringe a ritmi serratissimi di lavoro”.

I numeri parlano chiaro - 531 interventi del Comando di Foggia per incendio vegetazione, 309 del distaccamento di San Severo, 219 quello di Cerignola, 266 per Manfredonia, 204 per Lucera, 124 per Vico del Gargano e 168 per Deliceto, avamposto sui Monti Dauni - ma in questo caso è un racconto a metà: “In tre mesi – spiega Diaferio a mo’ di esempio - contiamo 158 interventi per incendi boschivi nel Foggiano. Sono tantissimi, quasi due al giorno. Ma il dato non racconta le difficoltà legate ai singoli episodi. Ci sono stati incendi per i quali le squadre sono state impegnate per oltre due giorni, che hanno richiesto l’intervento di più mezzi aerei impegnati anche con 64 lanci di acqua. Una vera e propria emergenza”.

Dati incendi 2020-2

Quali sono quindi gli aspetti di maggiore criticità? Per il comandante dei vigili del fuoco di Foggia è “la distribuzione territoriale delle risorse. Servirebbe una maggiore e più efficace copertura della zona del Gargano. Abbiamo la necessità di coprire, anche con tempi di intervento più rapidi, quello che è il cuore, il polmone verde della Capitanata”. La speranza è tutta nel progetto, di prossima realizzazione, del distaccamento permanente di San Giovanni e nell’auspicata realizzazione del distaccamento volontario permanente di Vieste, con annesso presidio acquatico, in collaborazione con la Capitaneria di Porto, nel periodo estivo. “Due presidi che ci darebbero una mano nel garantire una copertura più capillare ed efficace del territorio”. Intanto, i vigili del fuoco di Foggia chiudono l’anno con un importante obiettivo centrato: ovvero il trasferimento (seppure parziale) nella nuova caserma in via Napoli, un ‘taglio del nastro’ atteso da quasi 20 anni.  

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