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Cronaca Piazza Cesare Battisti

Finalmente il Teatro Giordano, ma Muti si fa sentire: “…e il pubblico vero che va fuori?”

Ora l'attenzione è puntata sui costi e sui ricavi dell'evento inaugurale del Teatro Giordano. Novemila euro sono arrivati dagli sponsor, in tutto sei.

Il Teatro Giordano ha finalmente riaperto i battenti, dopo una lunga agonia macchiata da vicende legali e burocratiche che hanno rallentato l’esecuzione dei lavori di restauro, e compromesso per anni la sua riapertura. Ieri sera sorrisi, strette di mano, papillon, foulard, pellicce e sciarpe di seta in sala, hanno fatto da contraltare alla piazza, ai giubbotti e cappelli di lana, a chi ha sfidato il freddo pur di esserci. E al peso delle polemiche che hanno anticipato il grande evento (prelazione biglietti e transazione Ra.Co.).

Uno spettacolo e una data, il 10 dicembre 2014, che entrano di diritto nella storia di Foggia e che sanciscono ufficialmente il ritorno - auspicato da anni - del secondo teatro più antico del Mezzogiorno d’Italia dopo il San Carlo di Napoli. Un battesimo impreziosito dalle bacchette magiche del Maestro Riccardo Muti sulle note di Martucci, Mozart e Schubert; e arricchito dalle sue parole. Ma l’ex direttore della Scala di Milano – che non ha tradito le aspettative, incantando una platea vergine, stupita ed entusiasta per la riapertura del teatro di piazza Cesare Battisti – ha riservato una stoccata a chi evidentemente ha gestito la prima del Giordano: “Cosa sono i Grandi Eventi? I Grandi Eventi sono la possibilità di mettersi i vestiti eleganti, di avere le auto blu fuori, 200 vigilanti e il pubblico vero che va fuori?”.

Terminati i festeggiamenti, ai quali hanno preso parte istituzioni e autorità (c’erano l’attuale sindaco Landella e anche il suo predecessore Mongelli), già a partire da questa mattina gli occhi sono puntati sui costi sostenuti dall’amministrazione comunale, sul ricavato della vendita dei tagliandi e sulle sponsorizzazioni incassate per l’evento inaugurale. Ad oggi, però, c’è massimo risèrbo su alcune cifre: su quanto ad esempio è costata l’esibizione di Muti, sulle spese sostenute per l’installazione del maxischermo di via Oberdan e sul netto incassato.

Muti al Teatro Giordano: le foto dell'inaugurazione di R. D'Agostino

Di certo c’è che i biglietti venduti (30 euro per il Loggione, 50 per la terza fila, 80 per la Laterale e 100 per la Poltrona) sono stati poco meno di 450 e che il ricavato (quanto?) va ad aggiungersi a un imponibile di 9mila euro delle sei ditte che hanno sostenuto la prima del Teatro Giordano: la Gioielleria Giuseppe Ciletti, Vincenzo Capobianco e Figli Srl, Siem Spa, Cura Riunite Villa Serena e San Francesco Srl, Satel Srl (già sponsor del sindaco in campagna elettorale) e Auto Di Carlo Srl, ciascuno dei quali ha versato un contributo di 1500 euro iva esclusa.

Il giorno dopo il ritorno del teatro intitolato al compositore di ‘Andrea Chénier e ‘Fedora’, la cittadinanza – che ha fame di cultura, ma anche sete di trasparenza - chiede giustamente il conto. Quali costi e quali ricavi per l'evento inaugurale del Teatro Giordano? In attesa di risposte.

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