rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

“Ha vinto la mafia”. Cerignola sotto choc, Giannatempo: “Andiamo avanti con le associazioni”

Intimidazione a portone del laboratorio di legalità ‘Francesco Marcone’. Giannatempo: ““Sarà ancora più forte il sostegno dell’amministrazione comunale”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

“Libera”, “Pietra di Scarto”, “AlterEco” e gli altri gruppi impegnati nel contrasto alla mafia non si faranno certo spaventare da intimidazioni e minacce provenienti da chi comincia a sentirsi mancare il terreno sotto i piedi dopo aver fatto il bello e il cattivo tempo a Cerignola per troppi anni”. Antonio Giannatempo esprime così la solidarietà dell’intera città a chi, di questa città, ha mostrato l’altro volto dopo la scoperta, ieri mattina, di una scritta che recita testualmente “A vinto la mafia, pezzo di merda”, sul portone della sede del “Laboratorio di Legalità” intitolato a Francesco Marcone, accanto ad un terreno agricolo confiscato alla mafia locale e ora gestito a fini sociali dai gruppi sopra citati, tra cui “Pietra di Scarto”.

A trovarsi di fronte per primo questa scritta è stato il suo presidente Pietro Fragasso, a cui Giannatempo manifesta la vicinanza dell’amministrazione comunale: “Noi andremo avanti insieme alle associazioni dell’antimafia sociale cerignolana che non smetto di ringraziare per il lavoro straordinario che stanno conducendo sul fronte della diffusione della cultura della legalità e che ormai rappresentano un modello a livello regionale. Cerignola è diventata il primo destinatario, in Capitanata, di beni confiscati alla mafia e adesso impiegati a fini sociali, per merito di don Pasquale Cotugno, Pietro Fragasso, Vincenzo Pugliese e di tutti quelli che si impegnano con loro.

“Sarà ancora più forte il sostegno dell’amministrazione comunale a loro e a quelle associazioni che intenderanno cooperare in futuro su un terreno tracciato con successo”.  Gli ultimi beni confiscati in ordine di tempo, locali commerciali nel pieno centro della città, in via Nizza e via Corsica, sono stati consegnati una settimana fa ad una serie di associazioni in un’atmosfera gioiosa per i pochi intimi presenti, come avviene a Casal di Principe piuttosto che a Siderno. “Nulla cambierà – dice il sindaco - fino a quando la maggioranza dei cittadini non capirà che a iniziative come queste è doveroso partecipare per lanciare a “lorsignori” il messaggio che non li sopportiamo, che li disprezziamo. Non reagire compattamente alla criminalità significa lasciare soli coloro che ci stanno regalando la speranza di recuperare almeno un po’ della dignità di cittadini e di uomini liberi”.

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Ha vinto la mafia”. Cerignola sotto choc, Giannatempo: “Andiamo avanti con le associazioni”

FoggiaToday è in caricamento