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Cronaca

Profughi ucraini in provincia di Foggia, il prefetto invita alla comunicazione di ospitalità: “Necessario il coordinamento delle istituzioni”

Inviata oggi una circolare ai sindaci. Istituita a livello regionale una cabina di regia interistituzionale e avviate le attività di screening con tamponi e vaccinazioni anti-covid

Il prefetto di Foggia, Carmine Esposito, ha indirizzato ai sindaci dei Comuni della provincia una circolare con la quale è stato richiesto di comunicare tempestivamente alle autorità sanitarie e di pubblica sicurezza la presenza di profughi ucraini nei rispettivi territori, al fine di consentire lo svolgimento, in piena sicurezza e in conformità ai vigenti protocolli sanitari, delle attività di assistenza e accoglienza.  

In particolare, il prefetto invita coloro i quali ospitano, a qualunque titolo, cittadini ucraini a effettuare la comunicazione di ospitalità, ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo 286 del 1998, entro 48 ore dall'ingresso nel territorio nazionale. La comunicazione deve essere presentata all'autorità locale di pubblica sicurezza del luogo in cui si trova l'immobile. I cittadini ucraini non intenzionati a presentare domanda di protezione internazionale sono tenuti a dichiarare la propria presenza sul territorio nazionale alla Questura di Foggia, fermo restando la possibilità di presentare la domanda di protezione internazionale presso l'ufficio immigrazione della locale Questura.

La circolare è partita dopo la riunione di questa mattina in videoconferenza con i rappresentanti della Regione Puglia, il direttore generale e il direttore sanitario dell'Asl di Foggia e i vertici provinciali delle forze di polizia, al fine di definire un modello operativo per la gestione nell'ambito della provincia dei flussi migratori conseguenti alla crisi in Ucraina.

In particolare, nel corso dell'incontro è emersa la necessità di assicurare un'azione sinergica dalla parte delle diverse componenti istituzionali al fine di favorire il tempestivo e coordinato intervento dei diversi soggetti coinvolti nelle attività di soccorso, assistenza ed accoglienza dei cittadini ucraini, in linea con il quadro normativo delineato dalla circolare del ministero del Dipartimento per le Libertà civili e l'immigrazione del 2 marzo, dalla circolare del ministero della Salute del 3 marzo e, da ultimo, dall'ordinanza del 6 marzo del capo del Dipartimento della Protezione Civile.

In relazione ai profili di rilievo sanitario, la Prefettura richiama l'obbligo in vigore fino al 31 marzo 2022 per i cittadini provenienti dall'Ucraina, indipendentemente dalla cittadinanza, che accedono al territorio nazionale, di effettuare, entro 48 ore dall'ingresso, tramite tampone, un test molecolare o antigenico per Sars-CoV-2, e di osservare il regime di auto sorveglianza nei 5 giorni successivi al tampone. Inoltre, entro i 5 giorni successivi dall'ingresso, saranno garantite le misure di sanità pubblica, con particolare riferimento alla somministrazione dei vaccini.

Da ultimo, il prefetto, nell'esprimere apprezzamento per lo spirito di solidarietà dimostrata dall'intera comunità, richiama l'attenzione sulla necessità che l'azione corale di sostegno e supporto alla Ucraina si realizzi attraverso il coordinamento delle istituzioni. 

Nel corso di un incontro convocato dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano con tutti i prefetti pugliesi, i presidenti di Anci Puglia e Upi Puglia, è stato deciso di istituire una cabina di regia interistituzionale composta dai rappresentanti di Regione Puglia, Prefetture, Questure, Forze dell’Ordine, Province e Comuni, proprio al fine di rafforzare il coordinamento istituzionale sull’emergenza ucraina.

La cabina di regia dovrà occuparsi dei molteplici aspetti connessi agli arrivi dei rifugiati in Puglia, come le procedure di registrazione, le attività di screening anticovid con tampone, vaccinazione e distribuzione di mascherine Ffp2 secondo le disposizioni nazionali, l’individuazione delle strutture di accoglienza, con particolare attenzione alla gestione di eventuali casi positivi al Covid, e delle figure che possano garantire la traduzione linguistica e la mediazione culturale. 

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl pugliesi, fanno sapere dalla Regione, sono già al lavoro per svolgere l’attività di screening con tamponi e di vaccinazione, come previsto dalle ordinanze nazionali, in favore della popolazione ucraina in arrivo in Puglia.

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