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Cronaca

Detenuti violenti, 17 aggressioni in un mese in via delle Casermette: in arrivo super agenti del Gom

Lo rende noto Federico Pilagatti del Sappe. Nel 2021 si sono verificate 32 colluttazioni, 53 ferimenti, 138 atti autolesionismo, due suicidi e 22 tentati suicidi, per fortuna sventati dagli agenti.

Sulla grave situazione in cui versa il carcere di Foggia, la notizia buona è che nei prossimi giorni ci sarà una audizione in regione da parte dell’assessore alla Sanità e del direttore generale, circa l’assistenza sanitaria ai detenuti con particolare riferimento a quelli con problemi psichiatrici, più di 70 nell’istituto penitenziario del capoluogo dauno.

Nei giorni scorsi il segretario generale del Sappe, Donato Capece, ha incontrato il dirigente del personale Massimo Parisi del dipartimento amministrazione penitenziaria, al quale ha ribadito la necessità dell’invio immediato di un congruo numero di unità appartenenti al gruppo operativo mobile al fine di riportare la legalità all’interno del penitenziario di via delle Casermette, “messa in pericolo dall’atteggiamento di alcuni detenuti che vorrebbero comandare con minacce, prepotenza, aggressioni verso altri detenuti e agenti” evidenzia Federico Pilagatti.

Un contingente del Gom dovrebbe arrivare a breve. “Il dottor Capece ha reiterato la richiesta di incremento degli organici, poiché come è stato documentato durante la manifestazione di protesta, i poliziotti sono costretti ad effettuare fino a 12/16 ore di lavoro continuativo, nonché a procedere ad uno sfollamento di almeno 200 detenuti, poiché i poliziotti assegnati a Foggia sono stati individuati in base alla capienza regolamentare che è di 360 detenuti, mentre adesso l’istituto del capoluogo dauno ne ospita quasi 600” aggiunge il segretario nazionale.

Soltanto a marzo ci sarebbero state 17 aggressioni agli agenti penitenziari. Nel 2021, invece, 32 colluttazioni, 53 ferimenti, 138 atti autolesionismo, due suicidi e 22 tentati suicidi, per fortuna sventati dagli agenti.

Cos'è il Gruppo Operativo Mobile

Il Gruppo operativo mobile è un reparto della polizia penitenziaria creato nel 1997 con un provvedimento dell'allora direttore generale del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Michele Coiro. Successivamente il ministro della Giustizia ne formalizzò l'istituzione con il D.M. 19 febbraio 1999. Il G.O.M. opera alle dirette dipendenze del capo del dipartimento, il quale può disporne direttamente l'impiego per fronteggiare situazioni di emergenza e particolare pericolo; svolge compiti relativi alla custodia dei detenuti sottoposti a regime di detenzione speciale previsto dall'art. 41bis o.p., così come dei detenuti collaboratori della giustizia, curandone altresì il servizio di traduzione e piantonamento.

La sede si trova a Roma e i relativi uffici coordinano l'attività dei reparti operativi periferici dislocati su tutto il territorio nazionale. L’organico si compone di circa 600 unità, comprensive di ufficiali del disciolto corpo degli agenti di custodia, personale del corpo di polizia penitenziaria dei vari ruoli e personale amministrativo. In particolare, il personale del corpo impiegato nei reparti operativi periferici viene spostato circa ogni quattro mesi, per motivi di sicurezza legati all'indice di pericolosità dei detenuti.

I compiti del Gom sono stati meglio definiti dal D.M. 4 giugno 2007, di recente integrato e modificato a seguito dell’emanazione del nuovo decreto ministeriale 28 Luglio 2017 che ha affidato, tra l’altro, l’ulteriore compito di gestire i detenuti ristretti per reati di terrorismo, anche internazionale, nonostante siano sottoposti a regimi diversi da quello previsto all’articolo 41 bis o.p. E’ dotato di bandiera di istituto concessa con decreto del presidente della Repubblica in data 11 marzo 2011 e al suo vertice è posto un generale di brigata.

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