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Sabato, 20 Aprile 2024

Gioventù violenta, il don del Candelaro scuote le famiglie: "Ragazzi orfani di genitori viventi"

L'analisi di don Antonio Carbone, salesiano e parroco della chiesa Sacro Cuore nel quartiere Candelaro, sui motivi che portano i giovani ad assumere comportamenti corretti. Il parroco pungola le famiglie

Si susseguono, ogni giorno, notizie di giovanissimi dediti alla violenza. Negli ultimi tempi, solo in provincia di Foggia, si sono verificati un omicidio perpretato da un minorenne e un ragazzo di vent'anni ucciso per gelosia. Don Antonio Carbone, che con l'oratorio della Parrocchia di Sacro Cuore del quartiere Candelaro, riesce ad avere un contatto diretto con ragazzi, analizza le possibili cause: "A me pare che ci troviamo davanti ad una generazione di ragazzi orfani di genitori viventi". 

Con questa affermazione, molto dura, il parroco rimarca l'assenza dei genitori nella vita dei figli. "È una insieme di concause, dettate da chi dovrebbe proporre delle alternative ma non lo fa e l'eccessiva libertà che si dà ai figli si trasforma, per loro, in mancanza di riferimenti".

Ancora una volta don Antonio cerca le cause nell'assenza della famiglia. "Oggi i figli hanno sicuramente molta più libertà dei giovani di un paio di generazioni fa e questo fa sì che si perda la bussola, i ragazzi non riescono più a sapere dove 'appoggiarsi', non hanno più una guida perché i genitori non seguono le loro evoluzioni, il loro crescere: non sanno i figli dei ve vanno, cosa fanno e con chi".

E ancora, aggiunge, "la mancanza di cultura e di lavoro incidono sicuramente su questo fenomeno dilagante: i giovani vivono alla giornata e non hanno nulla da perdere. Venti anni fa, erano sicuramente più motivati e dovevano dar conto alle proprie famiglie di quello che facevano durante la loro giornata, abitudine che si è persa, creando, appunto, degli "orfani con genitori viventi".

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