Ore di angoscia per i giostrai foggiani bloccati in Tunisia
Sono di Zapponeta e sono a Zarzis al centro della rivolta. Avrebbero bisogno di una nave per potersi imbarcare. Per adesso vanno avanti con pane e acqua
Sono ore di angoscia quelle che stanno vivendo le famiglie di giostrai foggiani in Tunisia, luogo al centro di una rivolta che si fa sempre più atroce.
Pietre e fucilate impazzano tra la gente e le giornate degli artisti di Zapponeta si fanno sempre più lunghe e difficili da superare. Ci sono donne e bambini tra loro che piangono e implorano il ritorno a Zapponeta.
Avrebbero bisogno di una nave per tornare in Italia i giostrai foggiani che da alcuni anni sono costretti ad emigrare per poter campare e che si trovano da qualche settimana a Zarzis. L’ambasciata italiana ha assicurato loro un’adeguata protezione, ma non c’è tempo da perdere perché la situazione si fa sempre più complicata.
Agli italiani viene negato persino il gasolio e se non fosse per qualche conoscente i nostri giostrai morirebbero anche di fame. Gli alimenti sono finiti e per adesso si va avanti con pane e acqua.