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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Severo

Cancro in stato avanzato, Gianpiero non potrà essere operato. La moglie: "Cerchiamo altrove, non ci arrenderemo!"

La risposta dell'equipe del dott. Kato Tomoaki ai familiari di Gianpiero Saglimbene di San Severo. Per la operazione era stata avviata una raccolta fondi che aveva raggiunto oltre 660mila euro

Doccia fredda per Gianpiero Saglimbene, il sergente maggiore dell'Esercito di San Severo in servizio presso i 'Lancieri di Novara' (5°) di stanza a Codroipo affetto da ormai cinque anni da un 'sarcoma desmoplastico a piccole cellule rotonde" molto raro e aggressivo e dichiarato in stato terminale.

Purtroppo per lui e per la sua famiglia, l'equipe del dottor Kato Tomoaki dell'ospedale 'Columbia University Medical Center', ha fatto sapere che "dopo un'attenta revisione delle cartelle cliniche e delle immagini, il dr Kato ritiene che Gianpiero non trarrà beneficio dall'intervento chirurgico dato lo stadio avanzato del suo cancro metastatico. Ci scusiamo per la risposta negativa, ma gli auguriamo il meglio con le cure eccezionali che sta ricevendo in Italia"

Ciononostante, la moglie di Gianpiero, Barbara, fa sapere su Facebook che non si fermerà: "Cerchiamo altrove, non ci arrenderemo!". Per quella operazione era stata avviata una raccolta fondi ed erano stati raccolti oltre 665mila euro.

Al 37enne il sarcoma gli fu diagnosticato nel 2014 e inizió così il calvario di chemioterapie, corse in ospedale, varie operazioni e trasfusioni. "Gianpiero è un guerriero che nonostante tutto non ha mai smesso un attimo di combattere, soprattutto per i suoi meravigliosi figli di 6 e 7 anni, che hanno ancora tantissimo da imparare da lui e soprattutto che hanno tanto bisogno di lui come ogni bambino ha bisogno dei propri genitori, per la sua amatissima e giovane moglie e per la sua famiglia"

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