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VIDEO | La GdF di Foggia celebra il Corpo e tira fuori i numeri dei primi mesi dell’anno

Le immagini delle celebrazioni a Foggia del 243esimo anniversario della Guardia di Finanza e il bilancio delle attività del Corpo nel 2017 in provincia di Foggia

E’ stato celebrato questa mattina presso il comando provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, il 243° anniversario della fondazione del Corpo. Durante la cerimonia – iniziata con la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale del Corpo – il Colonnello Francesco Gazzani, alla presenza delle massime autorità civili e militari di Capitanata, ha sottolineato l’impegno dei reparti dipendenti sui vari fronti operativi, tracciando un bilancio delle attività svolte dall’inizio dell’anno nel contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali, agli illeciti in materia di spesa pubblica ed alla criminalità economico-finanziaria.

I FINANZIERI DELLA GDF FOGGIA PREMIATI

Nella lotta all’evasione fiscale il Corpo è chiamato ad assicurare una sempre maggiore concretezza dei risultati conseguiti anche attraverso una sistematica aggressione ai patrimoni illeciti. In tale ambito sono state concluse 39 verifiche fiscali e 240 controlli, pianificati in base a piani operativi che tengono conto di approfondite analisi di rischio, che hanno portato alla constatazione di una base imponibile ai fini delle imposte dirette sottratta a tassazione pari a 60 milioni di euro e di omessi versamenti IVA per 30 milioni  di euro.

Nel campo dell’economia sommersa, i Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia hanno scoperto 36 soggetti completamente sconosciuti al Fisco, i cosiddetti “evasori totali”, che hanno evaso oltre 40 milioni di euro di base imponibile ai fini delle imposte dirette nonché oltre 6 milioni di euro di IVA. Sono 68 i responsabili di reati tributari, societari e fallimentari, denunciati alla competente Autorità Giudiziaria. Nei loro confronti sono state avanzate proposte di sequestro per equivalente di patrimoni illecitamente accumulati per oltre 10 milioni di euro, dei quali 2,2 milioni sono già stati cautelati. Le attività operative nello specifico settore sono state focalizzate, nell’ambito di uno specifico piano nazionale, nei confronti di quegli operatori che, invitati a regolarizzare (in un’ottica di “compliance”) la propria posizione fiscale, non hanno ritenuto di rispondere o non si sono ravveduti.  

Nel contrasto al sommerso di lavoro sono stati verbalizzati 78 datori di lavoro responsabili dell’impiego di 127 lavoratori in nero o irregolari.

Le attività operative in materia di contrabbando di prodotti sottoposti ad accisa si sono concentrate prevalentemente nel contrasto ai traffici transnazionali di prodotti petroliferi, introdotti illecitamente in Italia, in totale evasione di imposta, da organizzazioni criminali operanti in più stati membri. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di prodotti energetici di bassa qualità, provenienti dall’Est Europa, qualificati come oli lubrificanti ma, di fatto, immessi in consumo in Italia per finalità di autotrazione. Ammontano 116 le tonnellate di carburanti illecitamente destinati all’autotrazione sequestrati nei primi 5 mesi dell’anno. Analoghe attività sono state condotte, e sono tuttora in corso, per contrastare il diffuso fenomeno del contrabbando di alcol, importato da paesi del Nord Europa come prodotto destinato alla cosmetica o alla produzione di disinfettanti, e come tale in esenzione di imposta, ma di fatto utilizzato per la realizzazione di bevande alcoliche, quindi soggetto ad accisa, potenzialmente pericolose per la salute umana. Sono oltre 7.000 i litri di tale prodotto sequestrati in Provincia.

Incisive sono state le attività finalizzate al controllo economico del territorio con l’esecuzione di 1.600 controlli in materia di emissione degli scontrini e delle ricevute fiscali, riscontrando il 41% di irregolarità.  Sotto il profilo della responsabilità amministrativa, sono stati effettuati 10 interventi che hanno consentito di segnalare alla Procura Regionale della Corte dei Conti 23 soggetti per danni all’Erario, quantificati complessivamente in 2 milioni di euro.  La Magistratura contabile ha disposto, di conseguenza, anche a fronte dei 30 milioni di euro di danni erariali segnalati nel 2016, sequestri conservativi di beni, per un valore di oltre 4 milioni di euro, nei confronti di vari amministratori pubblici.

Nell’ambito dell’attività di contrasto alla criminalità organizzata ed economica sono stati effettuati 20 accertamenti patrimoniali antimafia nei confronti di soggetti condannati o indiziati di associazione di tipo mafioso che hanno portato a proporre misure cautelari reali per un valore di oltre 10 milioni di euro, al sequestro di beni immobili per 3,5 milioni euro ed alla confisca definitiva di beni immobili e quote societarie per circa 4 milioni di euro .

Con riferimento al fenomeno della contraffazione, del falso “made in Italy” e della commercializzazione di prodotti privi dei requisiti minimi di sicurezza, i finanzieri sono stati fortemente impegnati nella tutela dei diritti di proprietà e dei consumatori, attraverso la disarticolazione della filiera del “falso” e dei prodotti insicuri: denunciate 20 persone e sequestrati complessivamente oltre 32.000 prodotti con marchi contraffatti o pericolosi per la sicurezza.

Con particolare riferimento alle frodi alimentari, alcune settimane fa, all’esito di una mirata attività di indagine, è stato individuato un opificio in cui olio di semi, con l’aggiunta di clorofilla ed altre sostanze, veniva imbottigliato e spacciato per “olio extravergine di oliva”.  Oltre 14 le tonnellate di oli sequestrati che, confezionato in bottiglie di vetro da un litro e in contenitori di latta da 5 litri era destinato alla commercializzazione in supermercati della Francia e della Germania con evidente danno d’immagine per il comparto agroalimentare italiano.

Intensa e rilevante è stata l’attività svolta dai Reparti nel contrasto ai traffici illeciti in genere ed in particolare a quello delle sostanze stupefacenti e dell’immigrazione clandestina. In particolare, nel solo mese di maggio, sono state sequestrate oltre 2,5 tonnellate di sostanze stupefacenti a bordo di un potente gommone. Tale operazione, ed altri sequestri effettuati recentemente dalla Polizia di Stato, confermano come le coste garganiche siano diventate luoghi privilegiati dai trafficanti per introdurre nel territorio ingenti quantitativi di stupefacenti provenienti dalla vicina Albania e destinati ai mercati clandestini pugliesi e di altre regioni.

Nella lotta all’immigrazione clandestina, agli inizi del corrente mese, con un’operazione congiunta di militari della Tenenza di Vieste e del Nucleo di Polizia Tributaria di Foggia, con l’ausilio di diverse unità navali del Corpo, sono stati tratti in arresto tre scafisti ucraini che avevano condotto sulle spiagge del Gargano 38 immigrati clandestini di etnia curda, stipati a bordo di una barca a vela di 15 metri proveniente dalla Turchia.

Nel campo della tutela ambientale, infine, sono stati segnalati alla Autorità Giudiziaria 3 soggetti e sequestrate circa 6 tonnellate di rifiuti speciali in aree adibite a discariche abusive. Accertata un’evasione ai tributi locali (c.d. “ecotassa”) pari a 3,3 milioni di euro con l’irrogazione di una sanzione pecuniaria pari a circa 10 milioni di euro.

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