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Cronaca piazza del Carmine

Svaligiano appartamento in piazza del Carmine, ma polizia li sorprende con le mani nel sacco

Il blitz compiuto tra piazza del Carmine e Vico Silvani ha portato all'arresto di due ragazzi che hanno tentato la fuga. Quattro persone sono scappate facendo perdere le proprie tracce

Erano circa le 16.35 di domenica 14 luglio quando il personale dipendente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico è intervenuto al civico 3 di Piazza del Carmine per via di una segnalazione anonima che denunciava la presenza nel condominio di tre persone sospette. Giunti immediatamente sul posto, i poliziotti hanno bloccato anche la via alle spalle della palazzina, sia a piedi che in macchina.

In Vico Silvani, infatti, gli uomini in divisa hanno notato quattro giovani, che però, alla vista della volante del 113, si davano a precipitosa fuga per le stradine vicine, non prima però di aver allertato i complici e topi d’appartamento che nel frattempo stavano svaligiando il secondo piano della palazzina.

In corrispondenza del balcone, un poliziotto notava uno dei due ladri abbandonare l’abitazione attraverso utilizzando un tubo del gas. Bloccati quindi i due accessi, l’interno della scalinata della via e quella di Vico Silvano, gli uomini in divisa riuscivano a trarre in arresto Salvatore Calabrese di anni 25 e Antonio Calabrice di anni 18, non prima però di imbattersi in un inseguimento avvenuto all’interno del palazzo, dove i malviventi, non potendo uscire dal portone condominale, in un primo momento hanno tentato di raggiungere la rampa del primo piano, poi sono fuggiti verso i piani superiori

Calabrice lanciava all’indirizzo di un dipendente un sacco in stoffa di colore bianco, risultato successivamente essere una federa di cuscino contenente gli oggetti trafugati dall’appartamento in cui erano entrati, ma il disperato tentativo di fuga terminava al terzo piano della scalinata dove i giovani venivano raggiunti e bloccati. Durante le fasi dell’ammanettamento, entrambi hanno cercato di svincolarsi dalle prese degli operatori, con strattoni e spintoni, cercando invano di conquistare la via di fuga.

Ora dovranno rispondere di concorso nel reato di furto aggravato in abitazione, possesso di arnesi atti allo scasso, danneggiamento, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. L’attività di polizia effettuata sul posto ha consentito di rinvenire interamente gli oggetti trafugati dagli arrestati che si ribadisce erano stati raccolti “professionalmente” all’interno della federa per cuscino; di rinvenire e procedere al sequestro, con atto a parte, del cacciavite utilizzato per scassinare la finestra del balcone della cucina dell’appartamento saccheggiato.

Di accertare che l’avvolgibile in plastica della finestra balcone è risultata danneggiata in parte nei suoi meccanismi; che l’interruzione dell’attività criminosa posta in essere dai giovani si è concretizzata solo nel saccheggio delle due camere da letto dalle quali erano stati asportati gli oggetti in oro; che la porta blindata dell’ingresso dell’appartamento nonostante sia stata aperta con le chiavi dei proprietari rimaneva chiusa in quanto i malfattori hanno inserito dall’interno il chiavistello di sicurezza; che l’accesso all’interno dell’appartamento è stato possibile solo attraverso l’intervento di personale dei vigili del fuoco.

Messi alle strette e posti di fronte alle loro responsabilità, sono stati sottoposti a perquisizione personale sul posto e successivamente a perquisizione domiciliare a norma dell’art. 352 c.p.p.. Dopo gli accertamenti di rito gli arrestati sono stati condotti presso le rispettive abitazioni in attesa del giudizio per direttissima previsto per la mattinata odierna.

     

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