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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Orta Nova

Tre furti sventati e quattro consumati, campagne del Foggiano terra di nessuno: "Portano via anche i mattoni"

La denuncia di Piero, guardia campestre del consorzio San Trifone di Cerignola: "In una settimana ho sventato personalmente tre furti, mentre altri quattro sono andati a segno. Gli agricoltori sono allo stremo. Bisogna fare qualcosa"

“La situazione è insostenibile. Nella scorsa settimana abbiamo sventato tre furti e altri quattro sono stati consumati. Mai così tanti episodi”. Da tre anni, Piero è una Guardia campestre del consorzio di vigilanza privata ‘San Trifone’ di Cerignola, ma quello che sta succedendo in questi mesi non si era mai visto.

Nel mirino di predoni senza scrupoli ci sono i campi del Foggiano. “Quest’anno è iniziato nel peggiore dei modi. I furti sono davvero all’ordine del giorno, gli agricoltori sono allo stremo”, spiega a FoggiaToday. “Sotto il mio controllo ci sono 1000 ettari di terreno in agro di Orta Nova, a ridosso di Borgo Tressanti. E’ una zona ad alto rischio. Lo abbiamo denunciato in tutti i modi, ma nessuno fa nulla”, ribatte.

In quell'area, spiega, insistono numerose masserie rurali (prede notturne per eccellenza) e terreni a perdita d’occhio: vigneti e campi destinati a grano e ortaggi. “Nell’ultima settimana ho sventato personalmente tre furti: uno mercoledì notte, un altro sabato e l’ultimo domenica. Altri quattro sono stati messi a segno. Una masseria è stata colpita tre volte in un mese. Non se ne può più”.

Ad agire, racconta, sono piccole ‘squadre’ di 3-4 persone, che di notte ‘spogliano’ le masserie rurali di tutto ciò che è possibile razziar. “Come cavallette, in poco tempo asportano di tutto: dagli arredi alle suppellettili, passando anche per i tufi e le tegole dei tetti. Non lasciano nulla”. Lui ne è sicuro: tutta la refurtiva finisce nel ghetto di Borgo Mezzanone. “Abbiamo fatto le nostre indagini. Abbiamo seguito le macchine, partono e ritornano sempre lì”.

Le stesse macchine e furgoni che, di giorno, spadroneggiano per le strade rurali, spesso 'tagliando' per i campi, con buona pace degli agricoltori che vedono calpestare parte del raccolto. “Per fortuna non sono armati. Portano con sé solo arnesi da scasso, altrimenti saremmo davvero a rischio”. Ma le situazioni di pericolo non mancano.

“Lo scorso sabato notte, il solito gruppo di predoni aveva asportato 6 pannelli dal tetto di una masseria. Dopo averli individuati, è scattato un inseguimento per le strade rurali. Ad una curva, il loro mezzo si è ribaltato nei campi, distruggendo parte di un vigneto. Io sono rimasto solo, in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine, con le auto dei fiancheggiatori che mi giravano intorno nel tentativo di recuperare la merce. Non nego che ho avuto paura”, racconta.

Sono timori e pericoli che condivide con i gli altri colleghi - in tutto sono le 10 guardie campestri del consorzio  - ma, soprattutto, con quelli delle zone di Borgo Tressanti e Trinitapoli. “Sono nella mia stessa situazione. Noi facciamo il possibile e anche di più: quando arriviamo i malintenzionati fuggono nei campi con scaltrezza, e prenderli è impossibile. E’ arrivato il momento di fare qualcosa. Alcuni agricoltori stanno maturando l’idea di restare a dormire armati nelle masserie per difendere le proprietà. La situazione è seria. Cosa dobbiamo aspettare?”.

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