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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Manfredonia

Furti a Manfredonia, blitz della polizia fino a Roma. Il commissariato alle vittime: "Contattateci"

La polizia ha effettuato sequestri a Roma e a Siponto, in abitazioni e pertinenze di membri appartenenti allo stesso nucleo familiare, che sono stati denunciati

Dopo il maxi-rinvenimento di refurtiva varia - un ‘tesoretto’ da 100mila euro - e la denuncia di tre persone nello scorso settembre, gli agenti del commissariato di Manfredonia, continuano a lavorare per arginare un giro di furti e ricettazione che interessa un ampio territorio tra il centro sipontino ed il Gargano.

L’intervento, lo ricordiamo, permise di individuare un vero e proprio deposito di refurtiva, costituito in prevalenza da materiale edile, elettrico ed a scoppio di pregevole valore, custodito in alcuni garage, pertinenze di appartamenti periferici di Manfredonia di proprietà o in uso agli indagati. Per risalire alla proprietà della gran mole di merce rinvenuta, gli agenti del commissariato sipontino furono costretti ad invitare le vittime di recenti furti per visionare e riconoscere la merce recuperata.

FOTO | Manfredonia, sgominata banda dedita ai furti: la refurtiva

L’appello lanciato in tal senso, sortì l’effetto sperato e molte vittime in possesso di documentazione attestanti la proprietà o il furto della merce, riuscirono a riconoscere i loro oggetti fra quelli sequestrati. Nel frattempo, la polizia ha portato avanti l’attività investigativa - sia d’iniziativa che delegata dalla Procura della Repubblica di Foggia - volta all’identificazione di complici degli stessi reati.

Già nell’immediatezza del sequestro, infatti, la polizia aveva elementi per ritenere che altra refurtiva fosse custodita in altre località. Così, nei giorni scorsi, i poliziotti manfredoniani hanno effettuato ulteriori interventi su delega della Procura della Repubblica, uno presso l’abitazione di due indagati domiciliati in provincia di Roma, un altro presso alcuni parenti degli stessi, a Siponto.

Nel corso della perquisizione capitolina, all’interno di un box adibito ad officina abusiva, sono stati recuperati e sequestrati materiali della medesima specie di quello sequestrato a settembre a Manfredonia; rinvenuto anche uno scooterone Yamaha modello T-MAX che presentava evidente anomalia al numero di telaio, limato e privo della tipica punzonatura di serie, per cui l’indagato veniva segnalato alla Procura di Tivoli anche per il reato di riciclaggio.

Nel luogo sono state rinvenute numerose carcasse di pneumatici e di telai di ciclomotori, vetri, cerchi di auto e motoveicoli, pezzi riconducibili a veicoli, materiale ferroso in genere, nonché vari contenitori contenenti liquidi inquinanti, per cui si sequestrava anche il terreno adibito a discarica e l’indagato segnalato alla Procura di Tivoli per la realizzazione della discarica abusiva.

In contemporanea, i poliziotti hanno raggiunto l’abitazione del genitore di una degli indagati, rinvenendo un motozappa ed un quad di dubbia provenienza, nonché oltre trecento litri di gasolio marino, sottoposto a regime fiscale agevolato.

FOTO | Manfredonia, furti a go-gò: scoperti depositi della refurtiva

Circa la provenienza degli oggetti rinvenuti e sequestrati, il perquisito ha ammesso di aver acquistato il motocoltivatore da un tossicodipendente locale. L’uomo è stato pertanto segnalato all’autorità giudiziaria per contrabbando di gasolio e ricettazione.

Il dirigente del commissariato di Manfredonia invita nuovamente tutte le persone che nell'ultimo periodo hanno subito furti a contattare il numero del commissariato per visionare l’ulteriore merce recuperata, muniti della denuncia di furto sporta all’epoca dei fatti.

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