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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Fuochi a Ferragosto, le associazioni contro il Comune: "Basta demagogia chiediamo solo il rispetto delle norme"

'Liberazione Animale' replica alle dichiarazioni del sindaco Landella e precisano che la diffida non vuol evitare i fuochi, ma solo la predisposizione delle azioni volte a minimizzare i rischi di persone, animali e cose

A quattro giorni dalla notte di Ferragosto tiene banco ancora la questione fuochi pirotecnici. Nei giorni scorsi l'Associazione animalista e ambientalista 'Liberazione Animale' ha presentato una formale diffida all'amministrazione comunale, chiedendo provvedimenti che, pur consentendo lo svolgimento dello spettacolo pirotecnico, garantissero contestualmente gli stessi livelli di tutele dalla pubblica sicurezza e salute.

La risposta del sindaco Franco Landelal è stata perentoria: "Non si può privare la cittadinanza di un evento gradito e atteso sia dagli adulti che dai bambini, rappresentando lo spettacolo pirotecnico stesso un'importante occasione di aggregazione e festeggiamenti collettivi". 

La replica degli animalisti

Il ping pong delle dichiarazioni è destinato a non arrestarsi. La risposta di Landella non è piaciuta all'associazione 'Liberazione Animale', secondo la quale "l'atteggiamento demagogico palesato dall'Amministrazione comunale cela diverse inesattezze". 

Gli ambientalisti ribadiscono che l'intento della diffida non fosse quello di negare lo spettacolo pirotecnico alla cittadinanza, ma di sollecitare l'amministrazione affinché predisponga ogni azione utile a preservare persone, animali e cose da ogni rischio. 

"Ricordiamo che i fuochi pirotecnici sono estremamente inquinanti e che il luogo scelto per la loro accensione, il pronao della villa comunale, unico polmone verde della zona, è in pieno centro cittadino, nel bel mezzo di un incrocio molto trafficato, con le relative conseguenze sulla qualità dell’aria; inoltre trattasi di una costruzione avente un certo rilievo storico-artistico che, insieme ad altri edifici storici della zona, potrebbe essere danneggiata dalle forti vibrazioni", denunciano gli esponenti di 'Liberazione animale'.

Evidenzia l'associazione: "La normativa che citiamo a sostegno della nostra diffida prevede, quantomeno sulla carta, un iter molto stringente per privati ed enti che intendessero porre in essere la medesima attività d’intrattenimento, iter sicuramente predisposto a tutela della pubblica salute e sicurezza, che prevede, tra l’altro, il divieto di accensione di fuochi notturni a meno di 1500 metri dal centro abitato: per quale motivo un evento organizzato direttamente dal Comune non dovrebbe sottostare alle stesse regole, se i rischi sono gli stessi?"

Gli animalisti e ambientalisti stigmatizzano l'atteggiamento del sindaco, a loro dire "arbitrario, perché decide di ignorare del tutto le istanze di quei cittadini che ai fuochi sono contrari, ritenendoli dannosi o comunque superflui. Del resto, nel comunicato rilasciato dall’amministrazione e nell’ordinanza viene “dimenticato” che la diffida è stata sottoscritta, oltre che dall’associazione antispecista “Liberazione Animale”, anche dalle sezioni locali di WWF, Legambiente e Lipu, nonché dal Centro Studi Naturalistici, Cicloamici, Capitanata Rifiuti Zero, A largo Raggio e dal Centro C.O.S.E., che, tutti insieme, rappresentano una bella fetta di cittadinanza civile".

'Liberazione animale' conclude puntando il dito sulla spesa sostenuta dal Comune: "Ufficialmente per luminarie e fuochi d’artificio il Comune ha speso 18.500 euro, 8mila circa dei quali destinati allo spettacolo pirotecnico. Considerate le tante criticità che purtroppo affliggono la nostra città, riteniamo che quel denaro, invece di andare letteralmente in fumo, avrebbe potuto essere investito per fornire qualsiasi altro servizio utile ai cittadini."

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