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Fratelli della stazione multati dalla Polfer: “Scena surreale. Applicata la legge, non il buonsenso”

Il commento di Emiliano Moccia a quanto accaduto nella serata di ieri: “Mai accaduto in vent’anni. Si parla di chiusura dei porti, ma così si rischia di chiudere anche gli spazi della solidarietà”

“Il servizio va avanti, senza alcun problema”, la promessa di Emiliano Moccia dei Fratelli della Stazione, nel commentare l’episodio accaduto nella tarda serata di ieri, quando alcuni volontari, intenti a prestare assistenza ad alcuni senza dimora, sono stati multati dagli agenti della Polfer perché sprovvisti dei titoli di viaggio.

Dopo un normale controllo i ragazzi sono stati condotti in ufficio e sanzionati in base al dpr del 1980, perché si sono introdotti “arbitrariamente in ambito ferroviario sul primo binario”, come recita il verbale redatto.

“Ma noi stavamo semplicemente svolgendo attività di volontariato”, ha precisato Moccia. Un’attività che va avanti da 20 anni: “Abbiamo spiegato agli agenti chi siamo e che cosa facciamo. Loro hanno semplicemente applicato la legge, ma a mancare è stato il buonsenso”.

L’episodio, a questo punto, genera una riflessione: “Si parla di chiusura dei porti, ma a volte cominciano a chiudersi anche gli spazi della solidarietà, dalla stazione agli angoli della città. È stata una spiacevole parentesi, anche perché fino a oggi c’è sempre stata grande collaborazione con la Polfer. Anzi, spesso gli agenti sono i primi a prendersi cura dei senza dimora. Questa è un’occasione anche per capire come muoversi nel rispetto della legalità, ma anche nel garantire accoglienza e solidarietà a chi vive in fragilità sociale”.

“Oggi avremo un chiarimento con la Polfer, ma questa storia andava raccontata, perché è importante mettere la situazione in una cornice di legalità, per noi, per i poveri e per le forze dell’ordine”, ha concluso.

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