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In coma per mesi dopo un accoltellamento. La storia di Martin, giunto a Foggia per cercare lavoro: "Ma ho bisogno dei documenti"

La storia di uno degli ospiti nel dormitorio allestito alla 'Taralli': il 23enne ghanese fu accoltellato da un amico che aveva ospitato nella baraccopoli di Borgo Mezzanone, dove ha vissuto fino alla fine del 2019

La storia di Martin è simile a quella di molti extracomunitari che vengono in Italia per cercare fortuna, una vita migliore. E, come quasi sempre capita, si ritrovano a vivere in una baracca fatta di cartoni e plastica, senza acqua né elettricità e spesso impiegati nei campi e sottopagati. Martin oggi ha 23 anni; è un diciannovenne quando decide di lasciare il suo paese di origine, il Ghana, e affrontare il viaggio della speranza verso l'Italia (passando per la Libia) a bordo di un gommone.  

Arriva in Italia e poi a Foggia. Per poter lavorare nei campi deve risiedere con i suoi connazionali e si ritrova a vivere nel ghetto sulla ex pista adiacente al CARA di Borgo Mezzanone. Privo di documenti, Martin inizia a lavorare a nero nelle campagne del Foggiano, venendo sottopagato, ma è l'unica possibilità che ha per poter vivere e sopravvivere. Pur con i disagi del caso, Martin riesce a vivere e anche a mettersi a disposizione dei suoi amici: nel 2019 giunge da Napoli un suo amico, come lui in cerca di fortuna. Martin lo aiuta, lo porta con sé nei campi, ma il duro lavoro non piace al suo amico, che preferisce 'sfruttare' il posto nella baracca di Martin. Da qui - come racconta Martin - cominciano le tensioni e le liti, Martin fa capire all'amico che se non ha voglia di lavorare è il caso che torni a Napoli. Il culmine viene raggiunto a novembre, quando al termine dell'ennesima lite Martin viene colpito al costato con quattro coltellate, proprio dall'amico per il quale si era messo a disposizione. Le ferite sono gravi, al punto che Martin finisce in coma. Riesce a salvarsi, ma passa molto tempo prima che si ristabilisca fisicamente. E nel frattempo non può lavorare. Due mesi fa ha lasciato Borgo Mezzanone per cercare un letto nel dormitorio di Sant'Alfonso, ora trasferitosi alla palestra 'Taralli'. Il desiderio di Martin è uno solo: ottenere i documenti per poter cercare di lavorare in modo regolare. 

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