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Cronaca

Scabbia al Don Uva: sei pazienti contagiati “ma non c’è alcun allarme”

Smentita ogni relazione con presunti problemi di scarsa igiene: “C’è chi vuole gettare discredito su di noi”

Scabbia al Don Uva: sei persone ospitate in uno dei reparti della struttura sono state contagiate dall’acaro e sono ora sotto cura.

La scoperta del contagio è avvenuta lo scorso 23 dicembre, da lì si è proceduti subito a isolare il reparto e a sottoporre i sei pazienti ai vari cicli di cure. Quotidianamente viene effettuata la sostituzione di lenzuola e materassi, mentre operatori socio sanitari e infermieri utilizzano guanti e camici monouso. Non si ha contezza di come possa essersi verificato il contagio, ma dalla direzione smentiscono la presenza di un allarme scabbia.

Quel che è certo è che non si sono registrati altri casi né tra i pazienti né tra gli operatori. “Contrariamente a quanto si possa pensare, anche a causa di una certa campagna di informazione distorta, i casi di scabbia possono verificarsi molto di frequente, all’interno di una collettività. Non a caso è una delle tre malattie della pelle più comuni nei bambini”.

Esclusa categoricamente la relazione tra il contagio e ipotetici problemi di scarsa igiene: “Chi ha veicolato una notizia del genere, ha solo voluto gettare discredito su di noi. Il contagio può essere avvenuto in tanti modi. Tuttavia, bastano pochi trattamenti con delle pomate specifiche per debellarla, è più complicato curare un raffreddore. E’ un po’ come per i pidocchi: un bambino seppur pulito può averli. Non è, dunque, il caso di parlare di allarme scabbia”.

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