'No puzza', il flash mob per "non nascondere la testa sotto la sabbia"
Cittadini invitano magistratura, prefettura, Asl e Arpa a chiarire l'origine dell'odore nauseabondo che da quattro anni rovina il sonno ai foggiani
Sono ormai più di 4 anni che le notti estive nelle città di Foggia, Lucera e Troia, a seconda di come tira il vento, sono disturbate da un fetore inteso che ad alcuni provoca anche irritazione alle mucose. Nonostante il fenomeno si presenti puntualmente ogni estate, non si è riusciti ancora a stabilire con certezza il punto d’origine del fetore.
“Abbiamo più notizie sulla composizione di un pianeta che dista dalla terra, nell’allineamento più vicino, 628,7 milioni di km, e non sappiamo nulla della puzza che siamo costretti a respirare le sere d’estate se ci si trova nel posto sbagliato?” tuonano gli organizzatori.
Ecco perchè una trentina di cittadini, in Piazza XX Settembre, sabato pomeriggio hanno dato vita a un curioso flash mob urlando il loro sdegno per quell'odore nauseabondo che rovina il sonno ai foggiani e che d'estate li costringe a dormire con le finestre chiuse.
Chi con una mascherina e chi con una molletta al naso, con tanto di striscione per dire "no" alla puzza, la pacifica protesta, che non aveva fini politici, è terminata sulla scalinata di Palazzo di Città.
I partecipanti hanno chiesto al prefetto di farsi garante di una unità di crisi per verificare a quali rischi sono stati sottoposti i cittadini, l’Arpa e l’Asl ad investigare con adeguate attrezzature e nelle ore effettive in cui si verifica il fenomeno e ad attivare centraline per verificare le composizioni di tali miasmi, la magistratura ad indagare sul perché, dopo tanti anni, ancora non c’è certezza di chi sia il responsabile e sul perché la Asl e le altre istituzioni locali, non abbiamo agito secondo il principio di precauzione, monitorando e valutando, in funzione della reale composizione dei miasmi, gli eventuali rischi per la salute dei cittadini.
"Le istituzioni comprendano - hanno sottolineato - che i cittadini di Foggia non siamo come gli struzzi che nascondono la testa sotto la sabbia. Invitiamo tutti a riflettere su una frase di A. Huxley “fatti non cessano di esistere solo perché noi li ignoriamo”.