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L'ultima sera con Camilla. Il ricordo struggente di Mario: "Era molto umana, in 30 secondi le hanno distrutto la vita"

In piazza Cesare Battisti, l'avvocato Mario Aiezza, compagno di Camilla Di Pumpo, ricorda gli ultimi istanti trascorsi insieme prima del drammatico incidente stradale in via Giacomo Matteotti all'intersezione con via Urbano. "Non so se potrà dare, a questa città in cui non credo, un briciolo di umanità"

Gli ultimi istanti di vita passati a guardare insieme il Re Leone, poi come ogni sera Mario e Camilla si sono salutati. La promettente avvocatessa è salita in macchina, una Fiat Panda rossa, e dopo quaranta secondi, in via Giacomo Matteotti, all'intersezione con via Giovanni Urbano, una Audi nera con a bordo quattro ragazzi l'ha travolta a velocità sostenuta. Quella sera, racconta, "siamo scesi, si è messa in macchina, ci siamo salutati come ogni sera: ciao amore, ciao amore. Dopo 40 secondi si sente un botto, corro, in trenta secondi le hanno distrutto la vita".

L'intervento del compagno della 25enne deceduta tragicamente la sera del 26 gennaio prosegue: "Dopo un incidente, quattro ragazzi che nemmeno aprono lo sportello per vedere se era viva o era morta, si avvicinano e se ne vanno. Uno che passa e con una ragazza esanime si ruba il telefono e qualcuno dai balconi che fa il video mentre arrivano i soccorsi, qualcuno lo pubblica, lo condivide sui social, non c’è un briciolo di umanità, qui qualcuno pensa che si possa sfrecciare in città senza uccidere una persona. Non è un caso perché sono quelle stesse persone che sui social condividono video con il conta chilometri a 260 km/h o i malloppi di banconote vicino al cambio. Cosa c’è di umano in questo? Invece Camilla era molto umana, amava la vita, l’amore, amare, aveva progetti. Camilla voleva vivere, non è giusto dire che il sacrificio di Camilla serva qualcosa. Spero che possa avere un senso nelle coscienze di ciascuno di noi" aggiuge Mario, che ha ricordato la prima volta che ha visto Camilla: “Io degli occhi di Camilla mi sono innamorato il primo giorno che li ho incrociati in Tribunale, poi quando ho scoperto anche il sorriso, ero certo che avrei voluto che quella potesse essere la donna della mia vita" aggiunge davanti a una piazza gremita di persone accorse per partecipare alla fiaccolata e ad un momento di preghiera per la promettente avvocatessa. 

"Era sempre felice e sorridente, regalava gioia a tutti. Amava la vita, era una persona eccezionale, mi ha riempito totalmente la vita, mi ha donato una gioia indescrivibile, mi ha fatto vedere un futuro roseo, una prospettiva. Tutta questa gente, questa sera, non potrà fare l’unica cosa che vorrei, far tornare Camilla. Non potrà farlo nessuno di noi. Non so se potrà dare, a questa città in cui non credo, un briciolo di umanità" conclude.

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