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Lo Stato accende a Foggia un faro contro la criminalità: "Qui c'è bisogno un po' di luce"

In occasione di San Michele, patrono della Polizia di Stato, si è tenuta una messa nella parrocchia di Sacro Cuore, a Candelaro, per essere vicini alla gente

Per festeggiare San Michele Arcangelo, Santo patrono e protettore della Polizia di Stato, vincitore nella lotta del bene contro il male che fu proclamato patrono e protettore della Polizia di Stato da Papa Pio XII il 29 settembre 1949, gli uomini della Questura di Foggia si sono riuniti nella chiesa di Sacro Cuore, accolti dal parroco don Antonio Carbone e dal Vescono, S.E. Monsignor Vincenzo Pelvi.

Si è voluto celebrare la Santa Messa in un luogo simbolo quale è la parrocchia di Candelaro, che si trova a pochi passi dall'ultimo omicidio avvenuto a Foggia. Un modo per far percepire la presenza dello Stato ai foggiani. "A Foggia c'è bisongo di un po' di luce e oggi accendiamo un faro per contrastare ogni forma di criminalità. Negli ultimi tempi sono stati colti risultati importanti e sono certo che a breve altri ne verranno. Partire dal basso è sia la strada giusta per contrastare la criminilità e la microcriminalità. Dobbiamo testimoniare la nostra vicinanza ai cittadini" spiega Ferdinando Rossi, Questore di Foggia.
 

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