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Il questore Sirna elogia i poliziotti foggiani e saluta la Capitanata: "Lascio questa terra con un certo rimpianto"

Ai microfoni di Foggiatoday ha sottolineato il lavoro svolto in questi anni, soprattutto per quanto riguarda la lotta al caporalato e il superamento delle condizioni di povertà e di disagio in cui vivono gli immigrati. "Quando sono arrivato io c'erano solo baraccopoli, oggi 800 alloggi nuovi e altri 400 saranno assegnati"

Questa mattina a Foggia, nel cortile interno della Questura, ha avuto luogo la cerimonia per celebrare il 170esimo anno della fondazione della Polizia di Stato, "improntata a criteri di massima sobrietà ed essenzialità, in considerazione del delicato momento storico dovuto al  conflitto bellico in Ucraina, pur non rinunciando ad un momento di incontro con i rappresentanti dell’intera comunità provinciale a testimonianza dei sentimenti di profondo legame che, in questo difficile territorio, le donne e gli uomini della Polizia di Stato  hanno  costruito con quotidiano spirito di servizio e di prossimità". 

Nel corso della cerimonia è stata data lettura dei messaggi del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese;  il Questore di Foggia Paolo Sirna, nel suo indirizzo di saluto ha ringraziato tutto il personale appartenente alla Polizia di Stato ed ai ruoli civili che con il loro lavoro hanno contribuito a raggiugere soddisfacenti risultati sul territorio della Provincia di Foggia. "Ciascun uomo e ciascuna donna lavora al servizio dei cittadini e per la sicurezza del territorio, speriamo di aver assolto il nostro compito con dignità e rispetto, di fare sempre meglio e raggiungere altri risultati".

Ai microfoni di Foggiatoday ha sottolineato il lavoro svolto in questi anni, soprattutto per quanto riguarda la lotta al caporalato e il superamento delle condizioni di povertà e di disagio in cui vivono gli immigrati. "Quando sono arrivato io c'erano solo baraccopoli, oggi 800 alloggi nuovi e altri 400 saranno assegnati". E ancora, ha aggiunto, "sono cambiate tante cose, molte condizionate dal Covid. Lascio in ottime mani questa terra, seppur con un certo rimpianto, ma mi auguro che Foggia possa riprendersi, perché ha tanta ricchezza e potenzialità".

Il Prefetto di Foggia Carmine Esposito, accompagnato dal Questore ha deposto una corona di alloro presso la stele dedicata ai caduti della Polizia di Stato, benedetta dall’Arcivescovo Metropolita della Diocesi Foggia-Bovino, Vincenzo Pelvi. Nel corso della cerimonia il Prefetto ha infine premiato i poliziotti che si sono distinti per aver portato a termine importanti attività di polizia giudiziaria.

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