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Cronaca

Oltre 3100 arresti, ma preoccupa il 'Codice Rosso'. La sfida dell'Arma: "Illuminare i percorsi di legalità"

Il bilancio del comandante provinciale dei carabinieri di Foggia, colonnello Nicola Lorenzon, nel corso della cerimonia per il 208° anniversario di fondazione dell’Arma dei carabinieri

“E’ il lavoro che non si vede alla base dei nostri migliori risultati, quello che fanno i nostri carabinieri ogni giorno e anche di notte, nei rigori dell’inverno o nel caldo torrido, come oggi. Quell’attività di dialogo e di consiglio di cui non si parlerà mai sui giornali ma che ci rende orgogliosi di essere parte integrante del tessuto cittadino”. Così il comandante provinciale dei carabinieri di Foggia, colonnello Nicola Lorenzon nel corso della cerimonia per il 208° anniversario di fondazione dell’Arma dei carabinieri.

Un lavoro silenzioso e capillare che non è mai venuto meno, nella vasta provincia dauna. Nemmeno nel giorni più duri della pandemia: “Nessuna caserma è stata chiusa in quel periodo, nemmeno un giorno, nemmeno nei mesi più difficili, nemmeno i Comandi più piccoli”, ricorda. “Non hanno avuto sosta le indagini, né le specifiche attività di prevenzione”, aggiunge. “Non si è fermata la lotta ai furti ai bancomat con gli esplosivi, con 20 pattuglie dedicate per ciascuna delle 330 notti a maggiore rischio. E nemmeno quegli specifici controlli sulle strade statali per prevenire assalti ai portavalori. Neppure ovviamente il contrasto diretto ai reati, per cui sono state arrestate più 3100 persone”.

VIDEO | L'Arma dei carabinieri in festa: 208 anni di storia, dalla parte dei cittadini

“Siamo orgogliosi si essere sempre dalla parte dei più deboli”, rivendica ricordando le numerose attività di repressione e prevenzione in materia di truffe agli anziani, “reati odiosi perché rivolti a persone indifese, di cui vengono sfruttati il bisogno di socialità e la minore prontezza”. Ma grande attenzione viene dedicata alle vittime di soprusi e violenze che avvengono tra le mura domestiche: “Le stazioni sono diventate centri di ascolto delle persone in difficoltà, che lì ricevono il concreto aiuto per iniziare il proprio percorso di liberazione” (leggi l’approfondimento).

Entrando nello specifico del cosiddetto ‘Codice Rosso’, nel 2021 i carabinieri hanno trattato oltre 550 casi. Un numero preoccupante, destinato a salire se si considera che nei primi 5 mesi dell’anno in corso sono stati superati i 320 casi. “Già oltre la metà dell’anno precedente”, stigmatizza Lorenzon. Infine, un cenno alle operazioni in materia di sfruttamento del lavoro in agricoltura, la lotta serrata al traffico e allo spaccio di stupefacenti, le attività tese alla disarticolazione delle organizzazioni criminali.

“Ma la sfida più grande sarà illuminare i percorsi di legalità, renderli accessibili a tutti e farli considerare più semplici e vantaggiosi. E, inoltre, riempire per primi quei vuoti culturali alla base di alcuni disagi sociali”. Questi, dunque, i prossimi obiettivi da centrare. Al termine della cerimonia, sono stati consegnati dai rappresentanti delle istituzioni e dai vertici delle forze di polizia di Capitanata, 41 encomi ad altrettanti militari che si sono distinti in operazioni di particolare interesse e rilievo, a livello sia investigativo che operativo.

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