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Oltre 15800 reati perseguiti e 848 arresti, l'impegno dell'Arma a tutela del territorio: "Prossimità ai cittadini nostro orgoglio"

Il Comandante Miulli ha snocciolato alcuni numeri: 848 arresti e quasi 3800 persone deferite in stato di libertà

La caserma 'Alfredo Guglielmi' sede del Comando provinciale dei Carabinieri di Foggia ha ospitato la cerimonia del 209° anniversario della Fondazione dell’Arma. La cerimonia, cui hanno preso parte le massime Autorità civili, militari e religiose della provincia, si è svolta alla presenza di un reparto di formazione in armi, composto da Comandanti di Compagnia, Comandanti di Stazione e militari del Comando Provinciale, nonché una rappresentanza delle specialità dell’Arma, con la cornice di alcuni mezzi in dotazione ai diversi reparti.

Presente, inoltre, una componente dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo della provincia di Foggia, che svolge una sensibile ed importante azione di supporto sociale e di protezione civile, quale espressione concreta dello spirito dell’Arma a favore del cittadino anche fuori dal servizio attivo, nonché dei familiari di militari dell’Arma deceduti in servizio. L’anniversario di fondazione, ormai noto come “Festa dell’Arma”, rappresenta l’annuale appuntamento in cui si celebrano sentimenti e valori che ispirano l’operato quotidiano dei Carabinieri, oltre che l’occasione di riconoscimenti ai militari che si sono distinti nell’espletamento delle attività istituzionali.

Da nove mesi ho l’onore ed il privilegio di comandare il Comando Provinciale di Foggia in un contesto ambientale, tanto ricco di straordinaria storia e forti tradizioni, meraviglie e ricchezze della natura, tanto quanto complesso sul piano dell’ordine e della sicurezza pubblica. Un territorio caratterizzato da una forte presenza criminale, non solo comune ma anche di tipo mafioso. Ebbene sì, la mafia in questa Provincia esiste e se non bastassero le sentenze passate in giudicato che ne hanno statuito la presenza, sarebbe sufficiente parlare con i familiari delle vittime innocenti della barbarie mafiosa o ascoltare le storie di chi ha avuto il coraggio di ribellarsi al giogo del pizzo denunciando i propri aguzzini. Sono qui presenti e li ringrazio per aver accolto l’invito a partecipare a questa cerimonia, perché con la loro presenza rinnovano ancora una volta la loro fiducia nell’Arma e nelle Istituzioni e perché sono uno stimolo per noi tutti a lavorare con maggior impegno e determinazione, perché questa Terra non merita questo oltraggio. Questo non significa criminalizzare il territorio ed i suoi abitanti, ma serve per ricordare a noi tutti che se vogliamo sconfiggere la mafia, prima di tutto dobbiamo saperla riconoscere”, le parole del Comandante Provinciale Michele Miulli.

I militari del Comando Provinciale di Foggia, sotto il coordinamento della DDA di Bari, hanno assestato duri colpi ai clan operanti in città e provincia. Le numerose operazioni di servizio condotte nel corso degli ultimi dodici mesi, in totale sinergia con tutte le altre Forze dell’ordine e sotto la direzione ed il coordinamento della locale Procura della Repubblica, rappresentano il frutto dell’incessante impegno profuso dall’Arma di Foggia nel perseguire l’ambizioso obiettivo di ripristinare i valori della legalità e della sicurezza in un contesto sociale particolarmente difficile.

Sono state inoltre numerosissime le attività svolte nel contrasto ai reati in materia di stupefacenti, ai reati predatori, contro le violenze “di genere” o ai danni delle fasce deboli, e contro ogni forma di violenza, sopruso, e ingiustizia, Gli oltre duecento anni di storia hanno contribuito a rendere l’Arma una istituzione straordinariamente moderna ed efficiente, basata su un modello i cui punti di forza sono la capillarità sul territorio e lo stretto legame con la popolazione, ancora oggi elementi chiave dell’efficienza di una istituzione quotidianamente al servizio del cittadino.

Miulli ha anche snocciolato alcuni dati che sintetizzano l’impegno profuso dall’Arma nel contrasto alla criminalità negli ultimi dodici mesi: 15846 i reati perseguiti, pari al 73% di quelli complessivamente denunciati nell’intera provincia. Ben 848 le persone arrestate e 3796 quelle deferite in stato di libertà: “Ma il dato più rilevante - e quello che ci rende più orgogliosi - sono le oltre 100mila pattuglie, 277 servizi al giorno, che i Carabinieri dei 55 presìdi dell’Arma hanno svolto nei 61 Comuni dell’intera Provincia. Una capillarità che ci contraddistingue da secoli – ha aggiunto Miulli – e ci rende prossimi ai cittadini anche delle località più remote. Prossimità che tuttavia non si esaurisce nella mera vicinanza fisica, bensì è attitudine al dialogo, empatia, prendersi cura delle problematiche e delle preoccupazioni più varie. Prossimità che conduce alla comprensione delle dinamiche sociali e genera fiducia nello Stato. Una prossimità che si arricchisce ulteriormente con la presenza ed il lavoro qualificatissimo dei Reparti Speciali dell’Arma presenti in provincia: il Nucleo Anticrimine del R.O.S., i Cacciatori di Puglia, le C.I.O. dei Reggimenti Mobili, i Carabinieri Forestali, il NAS e il NIL che hanno saputo dare risposte concrete anche nei diversi settori in cui si declina oggi la sicurezza. Questo non è il nostro lavoro, ma il nostro servizio, nel senso più profondo del termine”.

Per svolgere al meglio il nostro compito, anche noi abbiamo bisogno di vicinanza e prossimità, ma dobbiamo sapercela guadagnare con il nostro impegno e la nostra professionalità, per rinnovare ogni giorno quel rapporto di fiducia con la popolazione, per consentire al cittadino di diventare protagonista della sicurezza. Solo così – ha concluso il Comandante provinciale – potremo dare più coraggio alle vittime affinché denuncino, nella convinzione che rivolgersi alle Istituzioni preposte alla tutela dei cittadini costituisca un dovere di civile responsabilità”.

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