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Cronaca

Pericolo baby-gang, quando ciò che conta è far parte del branco e incutere timore negli altri

Il fenomeno è al vaglio della commissione di studio e di inchiesta della Regione Puglia. Anche in provincia di Foggia, negli ultimi anni, si sono verificati numerosi gravi episodi di violenza

La commissione di studio e d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, presieduta dal presidente Renato Perrini, è tornata ad affrontare il preoccupante fenomeno delle baby-gang e a chiedersi come fare per contrastarlo. 

Anche in provincia di Foggia, negli ultimi anni, si sono verificati numerosi gravi episodi di violenza perpetrati da gruppi di ragazzi dediti ad attività predatorie senza piani organizzati, dove contra perlopiù la capacità di incutere timore negli altri per un cellulare, uno zainetto, a volte senza nessun motivo particolare. 

Gruppi dove solo poche volte esiste la figura del “capo”. Dove ciò che conta è far parte del branco, soprattutto quando non hai null’altro: né affetto, né rispetto, né sogni che meritino sforzi particolari, che pure occorre fare; con gli strumenti già esistenti o individuandone di nuovi, "capaci di fornire alle istituzioni possibilità di intervenire rapidamente nei casi segnalati lavorando in una sorta di rete, che veda ogni maglia al su posto".

"Dati crudi, analisi amare di una realtà non ancora incancrenita, ma certo preoccupante, che racconta situazioni di disagio familiare, di dispersione scolastica, di povertà, in molti casi economica, in quasi tutti emotiva. Incapacità di emozionarsi davanti al bene ed al giusto, di riconoscere la realtà quotidiana da quella virtuale. E tutto ciò disegna una società, la nostra, in cui spesso le istituzioni non riescono a compiere efficacemente il proprio lavoro e, in altri, ritengono opportuno girarsi dall’altra parte" sottolinea la Commissione

Coordinati dal presidente Perrini, i lavori proseguiranno con l'audizione dei prefetti. Nel corso dell'ultima seduta, sono stati auditi i presidenti dei Tribunali minorili di Bari, Riccardo Greco, e di Lecce, Lucia Rabboni. I procuratori dei tribunali dei minorenni di Bari, Ferruccio de Salvatore, di Lecce, Simona Filoni e di Taranto, Pina Montanaro; la segretaria regionale dell’associazione nazionale pedagogisti, Francesca Vecere. Sono intervenuti anche i consiglieri regionali Ciliento, Di Bari e Leoci. 

Il Comune di Foggia concorda sulla esigenza, manifestata in sede di audizione, di intervenire con azioni mirate che aiutino famiglie e docenti delle scuole a contrastare questo preoccupante fenomeno. A tal proposito ribadisce la sua totale disponibilità a partecipare ad eventuali cabine di regia per l’elaborazione di protocolli e progetti dedicati ad arginare questi episodi che vedono coinvolti sempre più minori in Italia e di cui anche la città di Foggia è stata, purtroppo, teatro. 

L’ufficio Politiche sociali del Comune evidenzia inoltre che gli assistenti sociali attualmente in servizio nella città capoluogo sono complessivamente 18: di questi 14 sono a tempo indeterminato e quattro a tempo determinato.Sono previste a breve ulteriori nuove assunzioni: sia a tempo indeterminato su graduatorie già esistenti, che a tempo determinato con una procedura concorsuale in fase di svolgimento.  

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