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Cronaca

Criminalità, Granata: "Capitanata sconta percezione di isolamento"

Attentato di Cerignola fatto sottostimato. Si stanno lasciando sole le Procure. Dovere dei cittadini denunciare estorsioni. Scarsa reazione della società civile a criminalità organizzata

Due giorni in Puglia per incontrare procuratori e prefetti e fare il punto sullo “stato di salute” della malavita “in una Puglia che assomiglia sempre più alla Sicilia degli anni ’70-’80, in cui la criminalità straripa e il silenzio, omertoso o dettato dalla paura, della società civile non aiuta”.

Il vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia, Fabio Granata, conclude a Foggia il suo tour pugliese. E non esclude l’arrivo, presto, proprio in Capitanata, della Commissione Parlamentare Antimafia.  

Ieri mattina ne ha parlato in un faccia a faccia col procuratore capo della Repubblica di Foggia, Vincenzo Russo, e il prefetto Francesco Monteleone. I contenuti saranno presto vergati nero su bianco in una relazione che Granata presenterà alla commissione.

NON SOLO BRINDISI. “I fatti di Brindisi sono di una gravità inaudita. Ma non da meno lo sono quelli accaduti di recente a Cerignola, con l’attentato dinamitardo contro il maresciallo dei Carabinieri, Sabino Natale. Fatti che sono stati a mio avviso sottostimati”. “Un attacco frontale allo Stato  - rincara il parlamentare finiano - che gli stessi inquirenti ritengono gravissimo. Quanti media nazionali ne hanno parlato? Quali attenzione da parte del Governo centrale?”

INTERVISTA DI GIOVANNA GRECO

CAPITANATA ISOLATA. Una sottovalutazione che desta inquietudine e preoccupazione e accentua quella percezione di isolamento che sconta un territorio come la Capitanata. “Un territorio – continua il vicepresidente della Commissione antimafia - in cui non solo il Gargano ma anche altre aree, vedi appunto Cerignola ma anche la stessa Foggia, registrano una presenza molto forte della criminalità organizzata a cui però fa da contraltare una scarsa reazione della società civile (quante denunce per estorsione?) ed uno scarso supporto del Governo centrale alle forze dell’ordine, alla magistratura, a tutti coloro che rappresentano lo Stato. Notoria è la grave scarsità di uomini e mezzi. Si stanno lasciando sole le Procure. E questo non possiamo permetterlo”.

“ESTORSIONE PREVENTIVA”. Drammaticamente notoria sul territorio è poi la pratica, malavitosa, del cosiddetto “cavallo di ritorno”. “In Capitanata – rivela il parlamentare - si sta verificando un caso unico a livello nazionale: l’estorsione preventiva. Se prima, cioè, l’estorsione avveniva a reato (vedi i furto d’auto) consumato, oggi lo si fa a reato non ancora avvenuto. La vittima paga dietro la semplice minaccia del furto. E questa è una situazione paradossale quanto inaccettabile. E’ dovere dei cittadini iniziare a denunciare”.

MALAFFARE E POLITICA. “Col Prefetto abbiamo inteso avviare un’azione di monitoraggio di quel che avviene anche negli enti locali per attenzionare fenomeni di collusione, di infiltrazione malavitosa o comunque di malaffare. Perché qui non si tratta solo di criminalità. Ci sono inquietanti zone grigie nella pubblica amministrazione e nella politica. Un malaffare diffuso che va perseguito.

APPELLO AI GIOVANI. Ma il nostro appello è soprattutto ai giovani, che devono fare tesoro della lezione che ci viene in questi giorni dai ragazzi e dalle ragazze di Brindisi affinché in Puglia possa diffondersi dappertutto la rivolta sociale, l’Antimafia sociale. Noi siamo accanto ai cittadini. Lo Stato farà sentire, forte, la sua presenza”.

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