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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Severo

Ritenute fiscali e previdenziali mai versate per garantirsi super stipendi: evasi oltre 2 milioni di euro

La scoperta al termine delle indagini avviate dopo il fallimento di una cooperativa. Con i guadagni illeciti gli indagati si garantivano stipendi annui da 200mila euro. Scoperti anche beni immobili conferiti nei paradisi fiscali

Una maxi evasione di oltre 2 milioni di euro, tra contributi previdenziali Inps e ritenute fiscali, mai versati, il tutto a danno di ben 121 dipendenti. E’ quanto hanno scoperto i Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia, al termine di una complessa e articolata indagine di polizia giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, avviata a seguito del fallimento di una società cooperativa di San Severo, operante nel settore dei servizi di assistenza socio-sanitaria.

Video: ecco le immagini del blitz

L’indagine, articolata in più fasi, ha consentito di accertare che i responsabili, nell’arco di soli due anni, avevano sistematicamente omesso di versare i contributi all’Inps per quasi un milione e mezzo di euro, e le ritenute al Fisco per oltre 750mila euro.

I conseguenti “guadagni” illeciti, ottenuti attraverso l’omesso versamento delle ritenute fiscali e previdenziali, venivano sistematicamente sottratti alla cooperativa e riversati agli indagati, attraverso retribuzioni che arrivavano fino a 200.000 Euro annui, del tutto sproporzionate rispetto alle attività lavorative effettivamente svolte, in alcuni casi anche a favore di complici assunti fittiziamente.

A coordinare l’organizzazione un 64enne di San Severo, P.A., il vero ‘dominus’, il quale per schermare il patrimonio personale dalle pretese dei creditori della cooperativa, fallita nel giro di poco tempo, aveva conferito i propri beni immobili (per un valore di circa 2 milioni di dollari) in una società avente sede legale nella Repubblica delle Seychelles e sede amministrativa in Irlanda.

Successivamente, sempre per eludere i controlli, gli stessi beni erano stati conferiti in un ‘Trust’ con sede legale a Malta. Il ricorso ai paradisi fiscali è risultato essere un espediente giuridico di cui l’uomo e i suoi complici si sono serviti per dribblare gli interventi del Fisco.

La Procura della Repubblica di Foggia, condividendo gli assunti investigativi, ha richiesto ed ottenuto un decreto di sequestro preventivo per equivalente sino all’importo di circa 800.000, pari al profitto del reato, nei confronti di P.A. e dei complici B.D di anni 60, M.A.P. di anni 34 e I.R. di anni 49, originari di San Severo (FG) e di Apricena (FG).

Il provvedimento, concluso nella mattinata odierna, ha permesso di cautelare una lussuosa villa con annesso terreno sita in Apricena (FG), n. 5 appartamenti, n. 2 autorimesse e 2 locali commerciali in Apricena (FG) e Termoli (CB) oltre ad un’autovettura.

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