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Cronaca

A Foggia non si denuncia l'usura, solo 7 domande per estorsione. In Puglia 89 pratiche in un anno

Il 7 marzo a Foggia è stata presentata la campagna di sensibilizzazione 'L'usura non è mai di moda'. Ieri è stato presentato il bilancio della fondazione anti usura

Più di 400 persone indebitate e a rischio usura ascoltate. Quattro mutui ipotecari di importo variabile e di durata di 15 o 20 anni garantiti e un finanziamento da 300mila euro preso in carico come garante. Sono sono alcuni dei dati contenuti nel bilancio della fondazione anti usura presentato ieri. La Puglia è stata la seconda regione in Italia - preceduta dalla Campania - per numero di pratiche per estorsione presentate: 62, a cui se ne sommano altre 27 per usura. Inoltre un finanziamento chirografario, per un totale di 301mila euro. Dall’inizio dell’attività, la fondazione ha garantito 782 finanziamenti bancari per un totale di circa 45,5 milioni di euro.

La relazione annuale del comitato di solidarietà per le vittime dell’estorsione e dell’usura del 2021 ha messo in evidenza come nel periodo gennaio-dicembre siano pervenute al comitato 501 istanze, 284 ai fini del beneficio economico dell’elargizione (per estorsione) e 217 per l’erogazione del mutuo (per usura). Dal confronto con lo scorso anno, il  2020, risulta confermata una generale diminuzione delle richieste da parte di entrambe le tipologie di vittime. Con riguardo poi al diminuito numero di istanze per usura. La riflessione è meritevole di approfondimento ove si consideri che tale dato comprende anche le istanze presentate a seguito di denunce nei confronti di istituti di credito ('usura bancaria'). Tali istanze finiscono con l’incidere anche sul numero delle delibere di non accoglimento /preavvisi di diniego, in quanto i relativi procedimenti vengono, nella maggior parte, archiviati.

Nel 2021, la Puglia ha presentato 62 pratiche per estorsione e 27 pratiche per usura (prima regione al pari della Campania). Inoltre in Puglia sono confluiti (terza regione dopo Campania e Sicilia) circa 2,8 milioni di euro per rimborsi per estorsione e usura. Si rilevano, dalla relazione sull’amministrazione della Giustizia, periodo luglio 2020-30 giugno 2021, a cura della Corte d’Appello di Bari, i seguenti dati: i reati di estorsione passati da 963 a 897; stesso andamento per quelli riguardanti il reato di usura, passati da 101 a 83 (nel 2018, 135).                  

Nei giorni scorsi a Foggia era stata lanciata una campagna di informazione per mettere in guardia il cittadino che, in caso di difficoltà economica, tende ad affidarsi agli usurai, creando un circolo vizioso dal quale è quasi impossibile uscirne. La fondazione Monti Uniti e Buon Samaritano, in collaborazione con l'Arcidiocesi di Foggia e con il patrocinio della Comune di Foggia, il 7 marzo scorso hanno presentato 'L'usura non è mai di moda', caratterizzata da un papillon arancione (guarda il servizio).

Il 27 febbraio il commissario straordinario del governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, aveva lanciato l'allarme: “Manca la conoscenza degli strumenti messi a disposizione dalla Stato. Dobbiamo evitare che le vittime di estorsione ed usura si convincano che l’unico modo per accedere al credito sia attraverso la criminalità, bollando come sconfortanti i dati di Foggia: “Nel 2021 sono state presentate 7 domande di accesso ai fondi per le vittime di estorsione, con una erogazione di contributi per oltre 948mila euro, ma nessuna per il reato di usura. E questo la dice lunga” (continua a leggere). 

I procedimenti esecutivi immobiliari presso i tribunali di Bari, Foggia e Trani sono 2265 in totale. Nel solo Tribunale di Bari sono pervenuti, 642 e definiti 1028. (Cfr. Allegato 4). I fallimenti, mai come quest’anno (2021), sono stati 458 in totale nei tre tribunali di Bari-Foggia-Trani. Rispetto allo scorso anno sono aumentati più del 32%. Anche quest’anno la fondazione è intervenuta più volte per impedire la vendita di immobili, assicurando ogni possibile sostegno giuridico ed economico alle famiglie sull’orlo della disperazione perché prossime ad essere private di questo bene.

Una risorsa importante è giunta dalla Regione Puglia, dove sulla scorta dei 150mila euro stanziati lo scorso anno, sono giunti altri 100mila euro da destinare a favore di privati e piccoli imprenditori che abbiano patito in maniera più o meno devastante le implicazioni della pandemia, erogando rispettivamente un contributo massimo di 5 mila e 2 mila euro. Si è subito dato corso alla distribuzione allargando la base dei fruitori. La fondazione ha svolto una capillare azione di solidarietà nei confronti di coloro che non avevano i requisiti per accedere ai fondi di Stato, facendo ricorso ai fondi propri, erogando otto sovvenzioni, a titolo gratuito, da rimborsare a piccole rate mensili, per un totale di oltre 34mila euro.

Gli interventi giunti a buon fine sono stati possibili grazie anche alle anticipazioni concesse dalla fondazione con fondi propri, rivolte alla rinegoziazione dei mutui, ovvero la possibilità di rimodulare alcuni termini del contratto (la durata, la tipologia, il tasso di interesse), e alla sospensione del pagamento delle rate per un tempo massimo di 12 mesi. In tali casi, (ben dieci posizioni), le banche hanno acconsentito dietro precise assicurazioni che la garanzia prestata fosse estesa per tutto il periodo dell’allungamento. Per esse la Fondazione, come sempre, ha fatto da tutor e ha fornito assistenza in tutte le fasi: dall’istruttoria della pratica all’incontro in banca, fino alla nuova contabilizzazione. In alcuni casi è stato possibile promuovere dei percorsi con alcune diocesi per assicurare le anticipazioni necessarie per il rientro in bonis delle persone “a rischio casa”. L’esperienza positiva ha permesso la ripresa del normale pagamento delle rate. Per la restituzione di tali anticipazioni, le diocesi hanno concordato dei piani agevolati di rientro. Questa procedura, visti i risultati, sarà ipotizzata tutte le volte che se ne verificherà la percorribilità

In alcuni casi la fondazione ha dovuto prendere atto che delle persone/famiglie, non potendo rispettare il piano di rimborso per l’acquisto della casa tramite il mutuo contratto negli anni precedenti per la perdita di lavoro o per sopravvenuta cassa integrazione, hanno dovuto “svendere” la casa per ripianare i debiti. Laddove nemmeno le sovvenzioni sono apparse insufficienti o non possibili, si è proceduto con le beneficenze, che nel 2021 ammontano a oltre 67mila euro.

Un grosso aiuto è fornito dalle diocesi convenzionate, a mezzo dei loro contributi annuali. Ricevuti contributi dalle diocesi di Brindisi, Castellaneta, Nardò- Gallipoli, Taranto, Oria, Trani e Bari. “Con molta onestà, rileviamo che senza il loro aiuto, tante pratiche, soprattutto per piccoli interventi, non avrebbero potuto avere seguito”, si legge nella relazione annuale socio-pastorale. Le convenzioni in essere riguardano le diocesi di Altamura-Acquaviva-Gravina, Molfetta-Giovinazzo-Ruvo-Terlizzi, arcidiocesi di Taranto,  Castellaneta, Conversano-Monopoli, Oria-Otranto,  Brindisi-Ostuni, Nardò-Gallipoli, Trani-Bisceglie-Barletta.

Diminuiscono i contributi fondi del 5 per mille. Risulta puntuale la quota associativa da parte della Camera di Commercio di Bari. Tali fondi rappresentano una boccata d’ossigeno in un momento di grande difficoltà. Il D.L.3 luglio 2017, n. 117, il Codice del Terzo Settore, ha finalmente previsto una data entro la quale approvare i nuovi statuti. Sulla scorta di linee guide provenienti dalla Consulta Nazionale Antiusura, lo Statuto della Fondazione è stato approvato con regolare verbale notarile, il 18 giugno 2021.

Importante è stato l’impegno della fondazione per consolidare e rilanciare la cultura dell’educazione alla legalità, con particolare riguardo all’incoraggiamento alla denuncia degli usurai e all’uso responsabile del denaro. Nondimeno si è fatta carico di diverse posizioni che avevano solo presentato denunce in altri distretti e che sono stati seguiti in tutte le fasi di preparazione per l’attuazione della L. 44/99 e 108/96, nonché con le relative sospensioni afferenti a pagamenti in corso così come previsto dalla L. 108/96. E' stata fornita assistenza legale e soprattutto economica per il riavviamento delle attività. E’ giunto a compimento, un processo che ha visto condannare gli usurai, in primo grado di giudizio, (tutti e cinque gli imputati) per usura ed estorsione. Il processo, iniziato nel gennaio del 2013, si è concluso dopo 23 udienze. La fondazione si era costituita come parte civile.

Per quanto concerne l’azzardo, un rapporto dettagliato della situazione in Italia, viene fornito dalla società Nomisma, in collaborazione con la Bper. Il 42% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni sono diventati vittime dell’azzardo. Invece,  il 25% degli over 65 ricorre all’azzardo negli ultimi 12 mesi. Il volume complessivo dell’azzardo ha raggiunto gli 88,38 miliardi di euro, il 17,3 in meno rispetto al 2018. Le vincite ammontano a 75,36 miliardi di euro, con una perdita netta di 13,02 miliardi. Le entrate per l’azzardo rivengono da sportiva/ippica, per 11,34 mld, lotteria e gratta e vinci per 8,1 mild, lotto per 6,41 mld, scommesse virtuali, giochi numerici e altro. La Lombardia è la regione dove si è registrata la raccolta da rete fisica maggiore, seguita da Campania, Lazio, Emilia Romagna.

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