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Cronaca Croci / Via San Antonio

A Foggia la gentilezza non sempre paga

Esposto contro l'Asp Addolorata per l'Attaccacuore, il Muro della Gentilezza di via Sant'Antonio. Il commento del commissario e promotrice dell'iniziativa Patrizia Lusi

La gentilezza non sempre paga, a Foggia può non bastare a mettere tutti d'accordo.

E' il caso dell'Attaccacuore di palazzo Sant'Eligio installato in via Sant'Antonio l'estate scorsa e inaugurato il 13 luglio alla presenza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

E' notizia di poche ore fa l'esposto presentato alla polizia municipale contro l'Asp Addolorata. 

Sconcertata il commissario Patrizia Lusi, che questo pomeriggio ha messo al corrente la collettività dell'accaduto, sottolineando come "in condizioni normali essere destinatari di un esposto alla polizia municipale e alla Prefettura per un’attività posta in essere nella qualità di pubblico amministratore dovrebbe rammaricare. In condizioni normali appunto. Ma in questo momento storico, nulla in questa città si può dire “normale”. 

Evidentemente dispiaciuta, il 13 luglio dello scorso anno Patrizia Lusi si era detta sicura che la comunità avrebbe interpretato il muro come una cosa di proprietà e se ne sarebbe preso cura.

Infatti, a differenza del primo 'Muro della Gentilezza' inaugurato al Cep, quello di via Sant'Antonio è stato dato in custodia alla cittadinanza. 

Oggi, a distanza di poco meno di un anno, la doccia fredda: “In questo momento di smarrimento, di confusione, di mistificazione della realtà, capita di ricevere un esposto per una cosa che, così ci pareva, deve promuovere gentilezza e solidarietà. Non importa, capisco (poco in realtà) chi l’ha fatto. Perdono e comprendo perché la gentilezza si applica con azioni concrete. Non sono solo parole (che sono comunque importanti) ma gesti, azioni e anche omissioni. Viva la gentilezza, viva Foggia e viva chi si assume la responsabilità in prima persona di quello che fa quando è convinta di fare del bene”.

Al centro della denuncia la questione del decoro urbano. Come ribadisce Lusi a Foggiatoday, i capi d'abbigliamento dovrebbero esser lasciati singolarmente e ciascuno appeso al muro con la propria cruccia. Non tutti però rispetterebbero questa modalità. Alcuni vengono lasciati nelle buste o nei sacchi. Chi ha bisogno vi rovista dentro e non sempre va via dando una sistematina. 

Nonostante l'area venga sistematicamente ripulita, quel po' di disordine e sporcizia che di tanto in tanto si crea, a qualcuno ha dato fastidio. 

Lusi comprende il diritto dei cittadini di voler vedere una città pulita e guarda il bicchiere mezzo pieno: "Se questo esposto vuole essere l’inizio di un risveglio delle coscienze e della coscienza civica dei foggiani, allora va bene. Sono dalla parte di chi vorrebbe vedere una città pulita" chiosa a Foggiatoday.

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