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Giovedì, 25 Aprile 2024

Esonda il Candelaro, terreni agricoli sommersi dall'acqua: "Non sappiamo più a quale santo votarci"

La rabbia degli agricoltori della zona di Villanova, sotto Rignano Garganico: "Andiamo avanti nella speranza che qualcuno intervenga e faccia qualcosa"

I proprietari agricoli dei terreni di Villanova, zona agricola alle pendici di Rignano Garganico, questa mattina si sono svegliati con l'immagine del fiume Candelaro esondato. "Qui arriva sempre molto ingrossato". Tuttavia, non è la prima volta che accade. Da quelle parti ci si è fatta l'abitudine. "Questa zona è sempre piena d'acqua".

Al netto dell'eccezionalità degli eventi atmosferici, come la bomba d'acqua che il 19 luglio 2021 ha messo seriamente in ginocchio le aziende agricole (non è questo il caso), ancora una volta gli agricoltori della frazione del più piccolo comune sulla terraferma del Parco Nazionale del Gargano, hanno fatto i conti con le conseguenze, non solo del maltempo. "Bastano 50 millimetri in poche ore, l'acqua non riesce a defluire velocemente" la testimonianza di uno dei proprietari terrieri maggiormente colpiti.

I danni alle colture, per fortuna, questa volta non sono stati ingenti. Nel mirino di chi oggi denuncia l'accaduto, c'è il Consorzio di Bonifica di Capitanata, a cui spetterebbe la manutenzione dei corsi d'acqua. "Vogliamo capire in che modo possono e vogliono intervenire per risolvere questo problema". 

Amareggiati e quasi rassegnati, coltivatori e titolari d'aziende di Villanova sostengono di essere figli di un Dio Minore: "Non sappiamo più a quale santo votarci". Chiedono una serie di opere idrauliche, senza le quali, evidenziano, si continuerà a registrare una perdita delle produzioni del 30%: Non avere un sistema idraulico eccellente ci sta penalizzando tantissimo. Andiamo avanti nella speranza che qualcuno intervenga e faccia qualcosa".

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