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Cronaca Vieste

Esche avvelenate e bracconaggio, a Vieste è emergenza: carabinieri forestali in campo con l'Unità Cinofila

Militari in azione per identificare la mano che ha ucciso diversi animali con esche avvelenate. Le indagini sono in corso

A seguito di diversi casi di avvelenamento di animali in proprietà private la sezione LNDC Vieste ha richiesto l'intervento dei Carabinieri Forestali del Parco di Vieste che hanno prontamente attivato la loro Unità Cinofila antiveleno, antibracconaggio e bonificato l'area.

Africa, 4 anni, è una dei 12 cani delle unità cinofile italiane del CF, abilitati per le attività antiveleno ed è tra i 7 abilitati per l'antibracconaggio. I cani dell'unità cinofila sono addestrati per la ricerca di esche, bocconi, carcasse avvelenate e bracconaggio.

La Stazione Carabinieri Parco di Vieste, alle dipendenze del reparto CC PNG di MSA, con l'unità cinofila hanno effettuato attività di PG nel territorio del Comune di Vieste con l'obiettivo di identificare la mano che ha ucciso diversi animali con esche avvelenate. Le indagini sono in corso. "É bene che questi delinquenti capiscano che è finito il tempo in cui con gli animali potevano fare quello che volevano" afferma la Presidente della LNDC Vieste Nicoletta Pagano. "I controlli sulla detenzione degli animali da parte delle Forze dell'ordine che operano con noi nella Task Force del progetto Zero cani in canile, saranno intensificati e saranno sempre più capillari sia nell'ambito urbano che rurale. Ringraziamo vivamente i Carabinieri Forestali Parco e l'Unità cinofila antiveleno e antibracconaggio per la collaborazione e ci auguriamo che sia solo l'inizio di un proficuo lavoro insieme".

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