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Cronaca San Severo

Emergenza criminalità a San Severo, 'Città Civile' ai parlamentari: “Dimostrate di essere vicini alla gente”

Il presidente di 'Città Civile' chiede a Bordo, Mongiello, Tarquinio, Di Gioia, Scalfarotto e Cera, di "porre in essere tutte le iniziative possibile", per aiutare la comunità a fronteggiare l'emergenza

Attraverso una lettera inviata oggi pomeriggio, il presidente dell’associazione 'Città Civile', Nazario Tricarico, ha chiesto ai parlamentari della Provincia di Foggia (Bordo, Mongiello, Tarquinio, Di Gioia, Scalfarotto, Cera) di intervenire sulla grave emergenza criminalità nella città di San Severo. Nel tratteggiare dettagliatamente l’escalation che da gennaio 2016 ad oggi ha fatto registrare ben 4 omicidi, l’associazione politica, attraverso il suo presidente, ha chiesto ai parlamentari di occuparsi della questione e “porre in essere tutte le iniziative possibili” per aiutare la comunità a fronteggiare l’emergenza.

Stante la scarsa efficacia dei numerosi incontri del Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza tenutisi in Prefettura, Città Civile chiede di formulare un’interrogazione al sig. Ministro dell’Interno che contempli la richiesta di ampliamento degli organici del locale Commissariato di Polizia, attualmente in debito di circa 20 unità e soprattutto la costituzione di un reparto Anticrimine in città, richiesta più volte avanzata nei precedenti incontri avuti con l’ex. Viceministro Bubico.

Seguono le dichiarazioni di Nazario Tricarico: “Ad un anno dall’omicidio Carafa e dal Consiglio comunale sulla sicurezza registriamo solo un peggioramento della situazione. Tutto ciò è inaccettabile. È giunto il momento che i parlamentari dimostrino di essere vicini alla gente di questa città. Oltre agli omicidi, la criminalità controlla il territorio e sta tentando di condizionare anche l’apparato pubblico. Poi c’è la questione delle bombe, delle rapine, che stanno rendendo la vita impossibile a tutti i nostri commercianti. Accanto agli sforzi della comunità e delle Istituzioni locali, servono misure strutturali in capo a livelli di responsabilità più alti. La Prefettura ‘fa fuoco con la legna che ha’, ragiona chiaramente sui numeri, numeri che non corrispondono alla realtà di una città sull’orlo del baratro. Ecco perché occorre investire i livelli superiori attraverso un pressing sui nostri onorevoli che non possono girare la testa dall’altra parte. Hanno il dovere civile di farsi carico del problema”.

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