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Cronaca San Severo

"Non c'è più tempo da perdere". Miglio chiama lo Stato a San Severo: "Immagine del bimbo sanguinante sull'asfalto ha toccato tutti noi"

Il sindaco, in una lettera spedita al Viminale, ha invocato una serie di provvedimenti che considera non più procrastinabili per implementare uomini e mezzi delle forze dell'ordine

Promuovere il commissariato di San Severo a sede di primo dirigente, finanziare alloggi nella Cittadella della Polizia e trasformare il distaccamento della Polizia Stradale in Sottosezione: sono le richieste formulate dal sindaco Francesco Miglio al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, nell'ottica di implementare agenti e mezzi per la lotta alla criminalità.

Come aveva anticipato a FoggiaToday all'indomani dell'agguato mortale nella notte dei festeggiamenti per la vittoria agli Europei, in cui è stato ammazzato Matteo Anastasio ed è stato gravemente ferito il nipote di appena 6 anni, il primo cittadino ha scritto al Viminale.

"Gli ultimi accadimenti criminosi verificatisi nella città di San Severo, di cui sono sindaco dal 2014, hanno generato grande sgomento nell'opinione pubblica cittadina - si legge nella missiva - L'immagine di un bambino di soli 6 anni sanguinante sull'asfalto, dopo essere stato attinto all'addome da un proiettile, ha raggiunto la mente il cuore di tutti i miei concittadini riportandoci con la memoria agli episodi del 2017 quando ad essere colpiti innocentemente furono onesti lavoratori".

In quell'anno, segnato dalla strage di San Marco in Lamis, l'allora ministro dell'Interno Marco Minniti, nel corso di un Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza in Prefettura a Foggia, "annunciò l'adozione di misure tese a 'saturare il territorio', cioè a renderlo massimamente vigilato e controllato. A questo annuncio si accompagnarono tutta una serie di altri provvedimenti che una volta attuati hanno portato ad un netto miglioramento dell'andamento della delittuosità a San Severo ma anche nell'intera provincia di Foggia".

Ma per quanto da allora sia stata rafforzata la presenza dello Stato sul territorio, le forze di polizia continuano ad operare "in numero limitato e con esigue strumentazioni". Ed è innegabile come negli ultimi tempi si assista ad una recrudescenza che "ha riportato alta la preoccupazione della cittadinanza e con essa la forte percezione di insicurezza".

Clima sintetizzato dalle parole del vescovo della diocesi di San Severo, mons. Giovanni Checchinato, che aveva provato a scuotere le coscienze: "C’è troppa cultura mafiosa in giro! Si respira un’aria avvelenata che soffoca, che non permette di crescere e vivere sereni. Troppa omertà, troppa ammirazione per personaggi a dir poco discutibili se non proprio criminali, troppa tolleranza verso atti d’inciviltà e di vandalismo che rendono impossibile la vita".

Poi, il giorno dopo, gli spari contro l'abitazione di Matteo Anastasio hanno fatto ripiombare la città nella paura e nello sgomento, fino a scoprire oggi che si trattava di una "bravata", circostanza che riporta comunque alle parole del vescovo, per quanto ridimensioni l'accaduto.

Il sindaco considera i provvedimenti invocati, di competenza del ministero, non più procrastinabili. Elevare la sede del commissariato di polizia distaccato di San Severo a sede dirigenziale, ovvero retta da un primo dirigente "porterebbe ad un utilizzo sul territorio di un numero maggiore di risorse umane con maggiore disponibilità di strumentazioni. Inoltre, detto provvedimento sarebbe logico corollario alla attività che si sta portando avanti per la edificazione di un'unica sede, in via Terranova a San Severo, della Polizia di Stato, della Polizia Stradale e del Reparto di Prevenzione Crimine della Polizia di Stato".

A completamento del progetto e nell'ottica di incentivare l'arrivo sul territorio di un numero adeguato di​ agenti, il sindaco ha richiamato l'attenzione del ministro su un'ulteriore proposta di finanziamento di 2.700.000 euro per realizzare, nei pressi della nuova sede, "alloggiamenti e foresterie per gli agenti in servizio", proposta supportata da un progetto di fattibilità già in possesso del ministero dell'Interno che, "sposando l'idea, dovrebbe finanziare i successivi livelli di progettazione e la conseguente realizzazione delle opere. Sarebbe auspicabile che la realizzazione della cosiddetta Cittadella della Polizia fosse contestuale - si legge nella lettera - alla costruzione degli annessi alloggiamenti. Il tutto per rendere immediatamente operativo l'intero complesso edilizio che mi auguro possa essere sede di primo dirigente della Polizia di Stato. Altro provvedimento non più rinviabile è la trasformazione del Distaccamento della Polizia Stradale di San Severo in Sottosezione della Polizia Stradale, ciò per garantire un più capillare pattugliamento del territorio".

Il sindaco Francesco Miglio si è reso disponibile ad un'audizione e auspica una visita istituzionale del ministro Lamorgese, magari convocando un Comitato nazionale per l'ordine la sicurezza pubblica. "Costituirebbe - ha scritto il sindaco - un grandioso segno di vicinanza a questo bellissimo ma complicatissimo territorio, ai suoi cittadini e alla rappresentanza istituzionale locale".

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