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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Tregua di un mese all'ex distretto militare: il Tar sospende lo sgombero ordinato da Landella

Il decreto del Tribunale amministrativo regionale della Puglia concede un po' di respiro alle famiglie fino alla data della camera di consiglio fissata all'11 maggio

Il Tar Puglia ha sospeso fino all'11 maggio lo sgombero dell'ex distretto militare di Foggia disposto dal sindaco Franco Landella lo scorso 19 marzo. 

Il presidente della seconda sezione Giuseppina Adamo, che aveva già trattato anni addietro la materia, ha accolto l’istanza di misure cautelari monocratiche proposta dalle famiglie, difese dall'avvocato Alessandra Casamassima dello studio legale Ltc di Bari, che hanno presentato ricorso contro Comune, Prefettura, ministero dell'Interno e Comando provinciale dei Vigili del Fuoco.

Gli abitanti hanno impugnato l'ordinanza contingibile ed urgente n. 11 con cui è stato ordinato lo sgombero "per situazione di pericolo dell’intero stabile" al civico 2 di via Tenente Colonnello Attilio Muscio e vietato l'utilizzo dell'immobile per qualunque ragione, e tutti gli atti connessi, comprese la relazione del sopralluogo del 16 marzo del tecnico comunale del servizio Lavori Pubblici e quella del sopralluogo dei vigili del fuoco del 19 marzo con la quale si è richiesto lo sgombero dell'intero stabile.

Il decreto è stato pubblicato oggi, 8 aprile e sospende l'efficacia dell'ordinanza "considerato che, quanto al danno lamentato, appaiono sussistenti i presupposti dell’estrema gravità e urgenza tali da non consentire la dilazione fino alla data della prima camera di consiglio utile fissata per il giorno 11 maggio 2021".

Il provvedimento concede un mese di respito agli abitanti "però la paura è tanta", dicono oggi le mamme dell'ex distretto. Nel 2017 il Tar aveva adottato la stessa decisione, salvo poi respingere il ricorso quando si è pronunciato nel merito.

Il Comune di Foggia, come evidenziano oggi dallo studio legale, "ha ordinato lo sgombero dei locali in questione, senza garantire una ricollocazione dignitosa dei residenti che attendono da anni una 'nuova' sistemazione". Ricorda peraltro come alcune famiglie siano state collocate lì dal Comune nel 1999 a seguito dello sgombero della palazzina ex Scivar di viale Fortore.

E proprio Ltc auspica che le amministrazioni interessate "trovino a breve una soluzione" che contemperi il diritto alla casa dei residenti e l'esigenza di riqualificazione dell'ex caserma destinata a diventare un museo dedicato a Umberto Giordano

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