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Cronaca

Scende il fatturato dell’ecomafia, ma su rifiuti e abusivismo edilizio Foggia è tra le prime province in Italia

Ecco i numeri nazionali che emergono da Ecomafia di Legambiente. La Puglia si piazza al terzo posto nella classifica generale dell’illegalità ambientale. Fatturato dell’ecomafia in calo, ma la Capitanata, insieme a Bari tra le province più colpite dai reati legati al ciclo dei rifiuti, cemento e quelli contro la fauna

Nel ciclo illegale dei rifiuti, la Puglia sale al secondo posto, con 644 infrazioni accertate, l’11,3% sul totale nazionale, 760 persone denunciate e 294 sequestri effettuati, ed è la prima regione per numero di arresti, ben 42. Mentre, nella classifica provinciale dell’illegalità nel ciclo dei rifiuti nel 2016, a livello nazionale, Bari e Foggia si piazzano rispettivamente al quarto e quinto posto con 165 e 146 infrazioni accertate.

Nel corso dell’anno 2016, gli uomini della Guardia di Finanza del Comando Regionale Puglia hanno sequestrato oltre 15.000 tonnellate di rifiuti industriali, 13 discariche abusive e constatato un’evasione dell’ecotassa per un ammontare complessivo pari a euro 9.500.000.

Sul fronte dei trafficanti di rifiuti, dal 2002 al giugno 2017, nella nostra regione, ci sono state 60 inchieste contro attività organizzate per il traffico illecito dei rifiuti, circa il 17,3% delle inchieste su tutto il territorio nazionale. Inchieste che hanno portato a 176 ordinanze di custodia cautelare, 420 persone denunciate, e hanno coinvolto 72 aziende con oltre 3,5 milioni di tonnellate di rifiuti sequestrate. Passando alle cronache giudiziarie, una delle operazioni più recenti, “In Daunia venenum”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e condotta dagli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, ha portato a 19 ordinanze di custodia cautelare e al sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di oltre 9 milioni di euro. La capillare attività investigativa ha fatto emergere un traffico di rifiuti che si è sviluppato lungo la direttrice Napoli-Foggia ed in particolare l’esistenza di una organizzazione criminale che ha sversato illecitamente una ingente quantità di rifiuti (circa 100mila tonnellate) nell’agro di Manfredonia e di altre zone della provincia dauna.

Inoltre, e non è certo una novità, la Puglia rimane la base logistica, la porta d’ingresso o d’uscita, per i traffici internazionali di rifiuti. Si tratta di rifiuti costituiti principalmente da rottami ferrosi, materiali plastici, rifiuti elettrici ed elettronici, carta, cartone e vetro che i trafficanti immettono nei circuiti illegali del riciclo. Proprio presso il Porto di Bari, i Carabinieri Forestali, congiuntamente agli uomini dell’Ufficio delle Dogane e della Guardia di Finanza di Bari, hanno sequestrato, lo scorso dicembre, un container contenente rifiuti destinati alla Cina, diversamente dichiarati in bolletta doganale, configurandosi così come traffico illecito transfrontaliero di rifiuti.

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