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Cronaca

Ecomafia 2013 | Legambiente tira fuori i numeri: Puglia quarta, provincia di Foggia ottava

Reati ambientali e lottizzazioni abusive: non brilla il Gargano. Sulla produzione di energia eolica proseguono le indagini della Procura di Lucera

E’ stato presentato questa mattina a Bari, alla presenza di Vendola e di Tarantini, il rapporto ‘Ecomafia 2013’ realizzato da Legambiente. Per la Puglia e la provincia di Foggia i numeri sono inquietanti. La Regione si conferma il quarto posto con 3331 infrazioni accertate, 3251 persone denunciate, 28 arrestate e 1303 sequestri effettuati (al primo posto nel 2012).

Nella classifica generale delle province italiane, Bari occupa la quinta posizione mentre Foggia è all'ottvao posto. In tema di reati ambientali e di lottizzazioni abusive, stravince, si fa per dire, il Gargano, dove negli ultimi mesi sono state compiute numerose operazioni, come quella denominata ‘Neverland’, che ha portato all’arresto del direttore dell'ufficio tecnico di Vico del Gargano e di ingegneri e geometri di Lucera e Peschici, o i sequestri avvenuti a Mattinata e anche a Siponto.

CICLO ILLEGALE RIFIUTI. La Puglia occupa stabilmente la terza posizione, ma con un significativo aumento degli illeciti: +24%". Lo sostiene il rapporto 'Ecomafia 2013', realizzato da Legambiente e presentato oggi. Secondo lo studio, "le infrazioni accertate in Puglia" nell'ambito dei rifiuti, "salgono a 522 con 691 persone denunciate, 15 persone arrestate e 344 sequestri effettuati.

La maggior parte delle infrazioni si concentrano nella provincia di Bari (185)". In Puglia, inoltre, "dal 2002 all'ultimo dato aggiornato, cioè al 10 maggio del 2013, ci sono state ben 42 inchieste contro attività organizzate per il traffico illecito dei rifiuti, cioè il 19,4% circa delle inchieste su tutto il territorio nazionale".

Inoltre, prosegue il rapporto, "non è certo una novità che la Puglia sia e rimanga la base logistica, la porta d'ingresso o d'uscita per i traffici internazionali di rifiuti" i cui "fronti caldi sono sempre i grandi porti di Bari e Taranto". In particolare, è stato ricordato, "negli ultimi mesi, nello scalo barese, l'intensa attività della guardia di finanza e delle autorità doganali ha portato al sequestro di numerose tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi destinati al traffico clandestino: si tratta di rifiuti spediti nel Sud Est asiatico e costituiti principalmente da cascami di gomma e pneumatici fuori uso, materiale tessile, materiale plastico di scarto, carta da macero, rottami ferrosi e rifiuti elettrici ed elettronici". Questi rifiuti "molto spesso ritornano in Europa sotto forma di prodotti finiti, dopo essere stati lavorati illegalmente all'estero senza alcuna precauzione per la salute dei lavoratori e dell'ambiente".

CICLO ILLEGALE DEL CEMENTO. La Puglia sale al secondo posto (era al 3° nel 2011) con 640 infrazioni accertate e 384 sequestri effettuati. Mentre è prima la regione con il maggior numero di persone denunciate nel corso del 2012: 1.147". Sono questi altri dati che emergono dal rapporto presentato oggi a Bari, tra gli altri, dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e dal presidente dell'associazione pugliese di ambientalisti, Francesco Tarantini. "Una legge d'avanguardia - ha spiegato Vendola - consente alla Puglia ciò che nel resto d'Italia è soltanto una chimera: abbattere gli immobili abusivi, lottare contro quel cemento selvaggio che divora la nostra costa e la nostra bellezza".

Secondo il rapporto di Legambiente, inoltre, "nella classifica provinciale del mattone illegale, Bari si piazza al quinto posto in Italia, Foggia all'11/o e Lecce al 13/o, rispettivamente con 213, 160 e 140 infrazioni accertate". Per quanto riguarda il racket degli animali (tra cui ci sono corse clandestine di cavalli, combattimenti tra cani, traffico di animali da compagnia, commercio di specie protette e macellazione clandestina) nel 2012 la Puglia sale al secondo posto in Italia (l'anno scorso era al terzo), con 938 infrazioni accertate, 907 persone denunciate e 411 sequestri effettuati".

INFRAZIONI CONTRO LA FAUNA. Tra le prime dieci province italiane troviamo Bari con 324 infrazioni accertate (al 4° posto) e Foggia con 201 infrazioni accertate (al 9° posto)". Tra i "fenomeni criminali che più tengono banco in Puglia, ci sono le corse clandestine di cavalli. Ma il rapporto di Legambiente si è occupato anche di energie rinnovabili e archeomafia. "Ad aprile dello scorso anno - ricorda lo studio - vengono sequestrati dalla guardia di finanza ben 19 impianti fotovoltaici in Puglia: l'operazione delle forze dell'ordine portò all'arresto di 16 persone".

Da segnalare "anche l'attività della procura della Repubblica di Lucera impegnata in indagini rilevanti legate all'attività di produzione di energia eolica, e volte ad accertare il legame tra pezzi della pubblica amministrazione e imprese che si sospetta siano gestite da esponenti della criminalità organizzata". Sul fronte "dell'archeomafia, infine, la Puglia, una delle regioni più ricche di reperti archeologici ma anche di tombaroli attivi, sale al nono posto con 45 furti".

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