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Crollo palazzina a Foggia, Rizzi: "Tragedia che colpisce le aspirazioni dell'intera città"

La nota stampa diramata dal presidente dell'ARCI - Comitato Provinciale di Foggia poche ore dopo l'esplosione della palazzina di via De Amicis, a Foggia, dove sono deceduti i coniugi Giuseppina Fiore e Luigi Veneziano

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

“Abbiamo pianto e commemorato le 67 vittime del crollo di Viale Giotto, avvenuto nel 1999. Abbiamo pianto le vittime del crollo della palazzina di via delle Frasche, in pieno centro storico, che nella notte del 20 novembre del 2004 causò la morte di 8 persone e il ferimento di altre 6 a causa di una fuga di gas. Oggi, a pochi anni di distanza, piangiamo la perdita di due giovanissime vite (e la distruzione di una intera famiglia) per l’esplosione di una palazzina in via De Amicis, causata - in base a quanto riportano le prime, frammentarie informazioni - anche questa volta, da una fuga di gas”.

A parlare è Domenico Rizzi, presidente dell’ARCI - comitato provinciale di Foggia che, intervenendo sulla questione spiega: “A prescindere dalle cause di questo ennesimo crollo e dalle responsabilità che dovranno essere accertate dagli organismi competenti, vorremo evidenziare la drammaticità di queste tragedie che sembrano ripetersi ineluttabilmente, ciclicamente, pretendendo ogni volta sacrificio di vite innocenti. Vite spezzate, famiglie distrutte, legami recisi: un tributo di sangue che reputiamo inammissibile per una società che si dica ancora ‘civile’, che riesca ad imparare e far tesoro del proprio passato, per una società - in poche parole - in grado di ‘evolversi’ e di guardare avanti”.

Foggia, crollo palazzina via De Amicis: foto di Roberto D'Agostino

“Oggi - continua Rizzi - non sono morti solo Giuseppina Fiore e Luigi Veneziano, che lasciano orfano un bimbo di quattro anni. Oggi sono morte, per l’ennesima volta, le aspirazioni e le speranze di una comunità che sappia proteggere sé stessa e che sia ancora in grado di immaginare - per sé stessa ma soprattutto per i suoi figli - un futuro migliore. Come evitare il ripetersi di queste tragedie? L’idea di una cultura dipende dagli individui ed è indipendente dal potere. Abbiamo bisogno di una buona idea per realizzare molte idee per una città più sicura”.

FOTO | Foggia, crolla palazzina in via De Amicis: morti e feriti

“Quello che ci sembra evidente, e che non possiamo e non vogliamo tacere, è che una città che non è capace di garantire minimi standard di sicurezza e qualità della vita ai suoi abitanti, alle sue famiglie, ai suoi bambini deve porsi necessariamente il problema di condizioni di degrado culturale e civile che - a parte le oggettive responsabilità da verificare - interessa tutti noi: cittadini comuni, istituzioni amministrative, enti di controllo. Per questo oggi non vogliamo solamente esprimere il nostro profondo cordoglio alle famiglie delle vittime ma anche abbracciare simbolicamente tutti i nostri concittadini colpiti direttamente ed indirettamente da queste tragedie”. 

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