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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Pitta e Miglio non demordono: i sindaci a Roma, consegnata la richiesta per l’istituzione della Corte d’Appello a Lucera

Il documento è stato consegnato nelle mani del capo di gabinetto del Ministero della Giustizia, Raffaele Piccirillo. "Il nostro grido d'aiuto è rimasto inascoltato ma crediamo sia giunto il momento di accogliere questa richiesta e iniziare nuovamente a credere nel futuro della Capitanata"

I sindaci di Lucera e San Severo, Giuseppe Pitta e Francesco Miglio, non demordono. E questa mattina sono volati a Roma, per consegnare al Ministero della Giustizia la richiesta per l’istituzione di  una sede distaccata della Corte d’Appello di Bari, nel Foggiano.

Il documento è stato consegnato nelle mani del capo di gabinetto del Ministero della Giustizia, Raffaele Piccirillo. “La cronaca degli ultimi mesi ci racconta di nuovi, continui ed intollerabili atti criminosi che affliggono la Capitanata e le sue principali Città - commentano i due primi cittadini - Alla lunghissima lista dei delitti di sangue avvenuti sul nostro territorio, si sommano i cinque scioglimenti per infiltrazioni mafiose che hanno colpito importanti Comuni della Provincia di Foggia, in ultimo proprio quello della città Capoluogo".

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"Non possiamo non evidenziare, dunque, che l'escalation criminale sia direttamente proporzionale all'assenza ed alla lontananza dei presidi di Giustizia e, tal proposito, sarebbe quanto mai attuale rivedere ed allargare la presenza di tali presidi in quella che ormai è la conclamata terra della quarta mafia”.

"Già nel 2017 – si legge nel documento consegnato dai due sindaci - pochi anni dopo l’entrata in vigore della nefasta riforma della geografia giudiziaria che ha visto la chiusura dello storico ed efficiente Tribunale di Lucera e di tutte le sedi distaccate presenti in Capitanata, il Consiglio provinciale (con presidente Francesco Miglio e tra i consiglieri proponenti la delibera, Giuseppe Pitta) formalizzò all’unanimità la richiesta di istituire sul territorio dauno una sede distaccata della Corte D'appello di Bari, della DDA e della Dia, che dessero dignità istituzionale alla Capitanata ed un aiuto concreto contro la criminalità".

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Nel documento consegnato al Ministero si evidenziano le criticità concernenti l’amministrazione giudiziaria in Capitanata: dopo la chiusura del Tribunale di Lucera, l’accorpante Tribunale di Foggia è diventato il quarto Tribunale più grande d’Italia, con gravissimi problemi legati alla logistica e con le gravi ripercussioni in ordine alle tempistiche di risoluzione delle controversie sia in ambito civile che penale. 

La morfologia territoriale di una delle più vaste province d’Italia rende ancor più difficoltoso l’esercizio della giustizia anche nelle quotidiane applicazioni. "La sede che ha ospitato il glorioso e storico Tribunale di Lucera è ad oggi nella disponibilità del Ministero della Giustizia – si evidenzia nel documento - Viene oggi e sarebbe per il futuro concessa al Ministero a titolo totalmente gratuito e sarebbe sicuramente in grado di ospitare la sede distaccata della Corte d’Appello di Bari e/o ospitare nuovamente una sede di Tribunale".

Il documento redatto dai sindaci di Lucera e San Severo motiva più nel dettaglio la richiesta avanzata al Ministro della Giustizia: a titolo meramente esemplificativo si può indicare il requisito della distanza che separa Lucera da Bari, sede di riferimento di Corte d’Appello per la Capitanata: 150 km che sono gli stessi che separano Bari da Lecce (sede di Corte d’Appello) e molti di più di quelli che separano Lecce da Taranto (sede distaccata di Corte d’Appello di Lecce).

Altro aspetto è quello del requisito del peso che il contenzioso della provincia di Foggia ha sulla Corte d’Appello di Bari. A tal proposito si sottolinea che il contenzioso civile della provincia di Foggia rappresenta il 50% di quello dell’intera Corte d’Appello e quello penale addirittura supera il 50%, dati questi che rendono incomprensibile ed immotivata l’assenza nel territorio di Capitanata di una propria Corte d’Appello e sicuramente non ragionevole la negazione almeno di una sede distaccata di quella di Bari. In ultimo, il requisito delle tempistiche di risoluzione del contenzioso di secondo grado che vedono la Corte d’Appello di Bari agli ultimi posti in Italia con oltre 1.000 giorni, tempistiche ben lontane da quelle previste dalla lungimirante riforma Cartabia.

“Ad oggi - commentano i sindaci Pitta e Miglio - il nostro grido d'aiuto è rimasto inascoltato ma crediamo sia giunto il momento di accogliere questa richiesta e iniziare nuovamente a credere nel futuro della Capitanata. Siamo sicuri che questo Governo, questo Ministro ed i Parlamentari tutti vogliano finalmente restituire dignità al nostro territorio, consentendo allo stesso di godere di un importantissimo presidio di Giustizia come la sede distaccata di Corte d’Appello che ci consenta di ristabilire, anche per mezzo delle annesse sedi del Tribunale per i Minorenni, della DIA e della DDA, la supremazia dello Stato”.

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