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Cronaca

Stele della memoria, ‘Foggia più verde’ curerà il ripristino. Rizzi (Gaad): “E Le istituzioni?“

Ugo Fragassi, amministratore unico della società che cura la manutenzione del verde pubblico, ha annunciato che la stele sarà presto ripristinata

L’inizio del 2018 sarà ricordato, purtroppo, soprattutto per l’ondata di inciviltà che ha caratterizzato la città di Foggia. Diversi gli atti vandalici registratisi a insegne di negozi, telefoni pubblici, e finanche alle stele collocate all’ingresso della villa comunale, che il gruppo de ‘Gli Amici della Domenica’ dedicarono al dottore Diego De Mita. La notte di San Silvestro, persone sprovviste di alcuna ragione né amor per la cosa pubblica, hanno pensato bene di far esplodere un petardo semidistruggendo la stele.

Sui social è montata l’indignazione, tra cittadini comuni e chi di quel gruppo ha fatto parte, partecipando alla realizzazione del monumento. Le stele, presto, saranno rimesse a nuovo, come ha annunciato Ugo Fragassi, titolare della società consortile ‘Foggia più verde’, che cura la manutenzione del verde pubblico della città di Foggia. La società provvederà al ripristino del monumento.

Tuttavia l’episodio autorizza a delle dovute riflessioni: “Non è la prima volta, infatti, che nonostante le ordinanze ‘anti-botti’, la notte di San Silvestro, questa sfortunata città, vive la ‘calata dei barbari’, non è la prima volta che durante la notte di San Silvestro, piazze, strade, monumenti ed arredi urbani sono presi di mira da delinquenti di terza categoria, che si nutrono dei frutti della propria frustrazione, della propria noia e dell'incapacità di provare una seppur primitiva forma di amore per la città che ha dato loro i natali”, il commento di Cesare Rizzi, tra i principali esponenti del ‘Gaad’.

“Questa volta, è toccato alle stele poste all'ingresso della villa comunale, una memoria a me molto cara, perché, rappresentano il frutto di un percorso di sensibilizzazione civica promosso da un gruppo spontaneo di cittadini: ‘Gli Amici della Domenica – GADD’ che a suo tempo volle donare alla città queste lapidi per ricordare ed onorare chi nei tristi giorni dei bombardamenti del 43 prestò soccorso alle vittime civili”.

Per Rizzi, l’episodio di due notti autorizza a un momento di riflessione: è soltanto uno dei tanti atti di vandalismo ai quali, purtroppo, si assiste di frequente: “Certo, la stele danneggiata, è realizzata con materiali poveri, donati a suo tempo da chi ha creduto nell'importanza di questo solenne momento. Basterebbe qualche decina di euro e l'opera di un modesto operaio per ridare valore e significato alle lapidi. Basterebbe la mozione di qualche associazione ed una piccola raccolta fondi per portare a termine il restauro. Ma non possiamo demandare ai cittadini questi oneri, benché di associazioni e di persone perbene, questa città pulluli”.

Servirebbe, dunque, una risposta delle istituzioni: Mi pare invece doveroso, sollecitare un intervento immediato per conservare e preservare i beni pubblici soprattutto se questi sono l'espressione di un percorso civico che nasce per amore e per amore si fa testimone in una comunità che continua a sperare e credere nel valore della memoria, della solidarietà, dell'umanità. Ed è in nome di questo amore che mi rivolgo al Sindaco di questa città, alla cui funzione riconosco il dovere primario di "Custode" del bene pubblico, con la preghiera di avviare al più presto le attività di recupero del sito”.

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