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Cronaca Carapelle

Discariche abusive nel Torrente Carapelle, blitz delle Guardie Ambientali

Nel torrente sito sulla Sp 79 c'erano due discariche abusive di 800 e 1000 metri. All'interno sono stati trovati un'auto priva di targa, rifiuti urbani, speciali, pericolosi, televisori, frigoriferi, medicinali e pc

La Guardia Nazionale Ambientale di Foggia, coordinata dal Dirigente Provinciale Maccione Roberta Eliana, ha rinvenuto vicino al torrente Carapelle sito sulla Sp 79 incrocio A 14 adriatica Carapelle-Puglia, ben due discariche abusive di circa 800 e 1000 metri quadri, contenenti rifiuti urbani, rifiuti speciali e rifiuti pericolosi tra i quali mucchi di eternit, cataste di cellophan bruciati, televisori, frigoriferi, PC, scatole di medicinali, vetro, lattine, cumuli d’indumenti usati, materiali di risulta, polistirolo, cassette di plastica e di legno, pneumatici usurati e sacchetti di plastica contenenti scarti alimentari.

Discariche abusive torrente Carapelle, foto blitz G.N.A. di Foggia

Agli occhi delle  G.N.A. si è presentato uno scenario davvero raccapricciante. Nel torrente c’era persino un veicolo privo di targa. Le guardie hanno immediatamente richiesto l’intervento della Polizia Provinciale, sempre in prima linea nella lotta contro i reati ambientali, che ha provveduto ad informare dell’accaduto la Procura della Repubblica del capoluogo dauno.

Il degrado ambientale è una delle dieci minacce ufficialmente proclamate dall’Istituto delle Risorse Mondiali (world Resources Institute).

Guardia Nazionale Ambientale Foggia: “E’ utile ricordare che i rifiuti, anche se non pericolosi (tra i quali i rifiuti solidi urbani - RSU -), così come ritrovati, restano attivi per oltre trent’anni e attraverso i naturali processi di decomposizione anaerobica producono biogas altamente pericolosi (metano e anidrite carbonica) nell’atmosfera e numerosi liquami (pergolato) contenenti sali organici altamente contaminanti per il terreno e le falde acquifere. Invece per quanto riguarda i rifiuti pericolosi e le plastiche abbandonati sul suolo, dati gli enormi tempi di degradabilità, ne persistono le tracce per ben oltre 300 -900 anni. Il concetto del “disfarsi” indiscriminatamente senza il rispetto degli obblighi e la mancata assunzione di responsabilità , regnano sovrani”.

 

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