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Cronaca

Detenuto suicida al carcere di Foggia: tra due mesi sarebbe tornato libero

A denunciare l’accaduto è il Sappe. Negli ultimi mesi sono decine gli interventi dei poliziotti penitenziari di Foggia per sventare suicidi

Detenuto suicida al carcere di Foggia. E’ successo questa mattina, all’interno dell’istituto detentivo di via delle Casermette dove l’uomo, che avrebbe terminato la sua pena tra appena due mesi, si è tolto la vita impiccandosi con una rudimentale corda ricavata dai lacci delle scarpe che, ha appeso allo finestra della stanza del bagno, dopo aver aspettato che gli altri compagni uscissero per l’ora d’aria.

A denunciare l’accaduto è il Sappe: “Purtroppo l’agente di servizio nella sezione nulla ha potuto nonostante sia intervenuto con prontezza e coraggio. Da oggi, il detenuto in questione - che sembra avesse problemi psichiatrici - è entrato a far parte della fredda statistica dei suicidi in carcere. Negli ultimi mesi sono decine gli interventi dei poliziotti penitenziari di Foggia per sventare suicidi”, aggiungono dal sindacato. “Il Sappe denuncia una carente assistenza ai detenuti con problemi psichiatrici, che spesso sono abbandonati a loro stessi. Da mesi il sindacato autonomo polizia penitenziaria denuncia la grave situazione di sovraffollamento del carcere di Foggia che è arrivato a più del 170% dei posti disponibili, nonostante i gravi eventi che due anni fa hanno portato all’evasione di 73 detenuti. Da allora nessun intervento, anzi le cose sono peggiorate con il personale di polizia penitenziaria sempre più ridotto, sempre più stanco e vecchio”.

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