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Cronaca Villaggio Artigiani / Via delle Casermette

Poliziotti aggrediti in carcere, il Sappe: "L'emergenza è la sanità penitenziaria"

In sei mesi si registrano 54 ferimenti nelle carceri pugliesi. Federico Pilagatti del Sappe: "Non solo sovraffollamento, il più grande problema è la sanità penitenziaria, a partire dalla gestione dei detenuti con problemi psichiatrici”

Non si ferma nemmeno a Ferragosto la scia di violenza che ha attraversato ed attraversa le carceri pugliesi e che sembra non finire mai. Purtroppo si registra l’ennesimo episodio di violenza contro tre poliziotti penitenziari avvenuto nel carcere di Foggia, a seguito di una perquisizione in cui un detenuto, senza un motivo apparente, dopo aver minacciato gli agenti, al termine della perquisizione della cella, si sarebbe scagliato contro i tre poliziotti, procurando lesioni refertate dal sanitario dell’Istituto.

A denunciare l’accaduto è il SAPPE – Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Il detenuto P.R. di 41 anni, napoletano detenuto per estorsione con fine pena 2017, è stato denunciato all’autorità giudiziaria, e nella data di ieri è stato giudicato per direttissima. Questo episodio – spiega il segretario nazionale Federico Pilagatti - segue gli altri di Taranto, Bari, Trani, Lecce, Turi, Brindisi, ove detenuti, per motivi vari, ma soprattutto per problemi psichiatrici, hanno aggredito poliziotti ed operatori provocando agli stessi lesioni che, in alcuni casi, segneranno per sempre la loro vita”.

“E questa catena di aggressioni, ha fatto sì che proprio la Puglia, con circa 54 ferimenti, è ai primi posti di questa infausta graduatoria. Questi dati, una volta tanto, non sono il frutto catastrofista del sindacato, ma rilevazioni statistiche del DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) che ha fotografato la situazione delle 198 carceri italiane dal 1° gennaio al 30 giugno, con dati che dovrebbero far riflettere”. Infatti, i numeri parlano di 19 suicidi di detenuti, 2 di poliziotti penitenziari, 34 detenuti morti per cause naturali, 465 tentati suicidi evitati all’ultimo momento grazie all’intervento della polizia penitenziaria, 3163 atti di autolesionismo di detenuti, e 449 ferimenti di operatori penitenziari di cui come già scritto, 54 in Puglia.

“Da anni i radicali a Ferragosto visitano le carceri nazionali e pugliesi e lo fanno con grande attenzione, sincerità e responsabilità, cosa diversa dai tanti parlamentari che fanno un po’ di passerella per poi scomparire insieme alle problematiche presenti nelle carceri. Il SAPPE ritiene che il sovraffollamento non sia più l’unico grande problema (anche se in Puglia la percentuale è ancora alta);quello per cui è necessaria una presa di posizione forte e decisa è il problema della sanità penitenziaria, a partire dalla gestione dei detenuti con grossi problemi psichiatrici e da quelli affetti da patologie gravi che non possono essere curate nel carcere”.

Conclude Pilagatti: “Il SAPPE, oltre ad augurare buon lavoro ai 2350 poliziotti penitenziari che anche il giorno di Ferragosto presidiano le carceri pugliesi, spera che il nuovo presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, diretto conoscitore della situazione penitenziaria per il lavoro svolto prima della politica, possa affrontare tale problematica in maniera seria, e dia delle risposte concrete al fine di migliorare sia le condizioni di detenzione dei detenuti che degli operatori penitenziari, ottenendo con ciò, anche maggiore sicurezza per i cittadini pugliesi”.

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