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Cronaca

Braccianti sfruttati: ispettori del lavoro sospendono 16 attività imprenditoriali in Capitanata

Le attività messe in campo dall'Ispettorato territoriale del lavoro di Foggia tra luglio e ottobre nel Foggiano. Con l'ausilio di carabinieri e mediatori culturali sono state svolte massicce attività di prevenzione e repressione nel Foggiano

Contrasto al caporalato e allo sfruttamento del lavoro in Capitanata. Per tre mesi, più precisamente dal 20 luglio al 10 ottobre di quest'anno, gli ispettori del lavoro hanno effettuato una serie di azioni mirate a scovare e contrastare il fenomeno del lavoro nero e dello sfruttamento della manodopera, soprattutto extracomunitaria.

Decine le aziende sottoposte a controllo: ben 80 realtà del territorio, dalle quali sono state verificate 649 posizioni lavorative. Le attività hanno permesso di giungere all'accertamento della presenza di 83 lavoratori occupati in nero e all'emissione di 16 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. Scovati e denunciati due caporali e altrettanti 'utilizzatori'; sequestrati anche tre furgoni utilizzati per il trasporto dei braccianti sfruttati nei campi.

Le attività rientrano nell’ambito del progetto Su.Pre.Me. (Sud Protagonista nel Superamento dell'Emergenza) finanziato dal Fondo Europeo Fami (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione) e volto a realizzare un 'Piano straordinario integrato di interventi a contrasto e superamento di tutte le forme di grave sfruttamento lavorativo e di grave marginalità sociale'. In tale contesto, l’Ispettorato del Lavoro è chiamato a realizzare interventi diretti ad intensificare l’attività di vigilanza in determinati contesti territoriali e nel solo settore dell’agricoltura.

L’Ispettoratoterritoriale del Lavoro di Foggia, da sempre in prima linea nella lotta al contrasto al lavoro nero e a tutti i fenomeni di sfruttamento lavorativo soprattutto in agricoltura, ha effettuato, nel periodo in questione, numerosi accessi ispettivi in diversi agri del territorio provinciale. Impegnati, oltre agli ispettori del lavoro, anche i colleghi provenienti da altre realtà territoriali, i militari del  Nil di Foggia e i mediatori culturali dell’organizzazione internazionale per le migrazioni (O.I.M.).

L’attività di vigilanza è stata preceduta da una fase formativa preliminare, nonché da attività di intelligence e da uno stretto raccordo con la prefettura, la procura, il comando provinciale dei carabinieri e la questura. Le aziende ispezionate, con accessi ispettivi effettuati anche nelle primissime ore del giorno e in tutti i giorni della settimana, sono state 80. Ben 649 le posizioni lavorative verificate.

La presenza dei mediatori culturali, con i quali settimanalmente si sono tenute presso la ITL incontri finalizzati al miglioramento delle attività di vigilanza e che hanno instaurato un rapporto fiduciario con i lavoratori oggetto di verifica, ha consentito di acquisire elementi decisivi per la concreta adozione di numerosi provvedimenti di natura amministrativa e penale. 

Evidenziando che alla data odierna non sono stati conclusi tutti gli accertamenti ispettivi, nel corso della vigilanza straordinaria sono stati notificati 16 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, ed è stato accertato l’impiego di 83 lavoratori occupati in nero. 
Anche con la fattiva collaborazione dei militari del Nil, sono state denunciate 4 persone (due utilizzatori e due 2 caporali extracomunitari)  per la sussistenza della fattispecie di reato che ha coinvolto 30 lavoratori, tutti di nazionalità extracomunitaria, vittime di sfruttamento lavorativo.

Nel corso delle ispezioni sono stati, altresì, sequestrati dai militari del Comando provinciale dei carabinieri 3 automezzi utilizzati per il trasporto dei braccianti agricoli. Infine, la ITL, in un’ottica di un sempre maggiore coinvolgimento delle parti sociali e di superamento della visione unicamente repressiva dell’attività di contrasto alle irregolarità nello svolgimento del rapporto di lavoro, ha organizzato incontri tra il personale ispettivo, i mediatori culturali e i rappresentanti sindacali dei braccianti agricoli maggiormente rappresentativi.

"Il bilancio della vigilanza straordinaria può dunque ritenersi soddisfacente, non solo per i risultati ottenuti ma anche in considerazione della maggiore fiducia acquisita dai lavoratori nei confronti delle istituzioni e dell’Ispettorato, presupposto per una sempre più stringente attività di contrasto al lavoro nero e a tutti i fenomeni di sfruttamento lavorativo", concludono dall'Ispettorato territoriale per il lavoro di Foggia.

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