La Villa Comunale è terra di nessuno. Valerio: "La 'rotonda' è instabile e pericolante"
La denuncia del presidente dell'associazione politico culturale "Laboratorio di Evoluzione Politica e delle idee" di Foggia che ha analizzato lo stato di degrado della struttura pubblica, un tempo orgoglio e luogo di ritrovo per i cittadini
L’associazione politico culturale “Laboratorio di Evoluzione Politica e delle idee” tira le somme. Ripercorre a mente gli ultimi decenni della città, dai fasti del passato al degrado di oggi. E’ questa infatti la conclusione di Salvatore Valerio, presidente dell’associazione e a sostegno della sua convinzione prende in esame il caso della Villa Comunale di Foggia.
“Un luogo ritenuto fino a qualche decennio fa - puntualizza Valerio - un punto di ritrovo per le famiglie, luogo sicuro dove accompagnare i fanciulli a giocare nel parco giochi o alle giostrine. Ma l'incuria e il degrado di questi ultimi anni hanno fatto sempre più allontanare le famiglie foggiane da questo luogo storico, un polmone verde della città, divenuto un "bivacco" per extracomunitari disperati”.
Valerio parla proprio della Villa Comunale di Foggia, quella con il “grande colonnato dorico di ispirazione palladiana disegnato dall'ingegnere Luigi Oberty nel 1824 e destinato a rappresentare uno dei simboli della città dai tempi dei fasti Borbonici sino ai tempi nostri”. Ma non si tratta solo di nostalgia per il passato.
Il presente, infatti, mostra i segni di questa incuria. “Vogliamo denunciare che la famosa "rotonda" che si trova nella parte centrale della villa, una struttura che viene circoscritta da una ringhiera di cemento armato, risulta essere oramai instabile e pericolante. Questa ormai fatiscente struttura viene spesso utilizzata dai bambini per i loro giochi, ignari di questo pericolo”.
E passa la palla nella mani del primo cittadino. “Avendo conosciuto in altre occasione la sensibilità del sindaco siamo sicuri che interverrà subito a mettere in sicurezza una zona come quella segnalata che, viste le prossime iniziative estive, sarà sempre più luogo di transito di persone”.
